Elevare gli standard dei Piani di Protezione Civile: riunione in Prefettura con i sindaci dei comuni del comprensorio savonese, varazzino e della Valbormida

Convocata dal Prefetto di Savona Gerardina Basilicata, si è tenuta oggi, Zuccarello strada 2014-01-17giovedì 13 novembre, in Prefettura una riunione con i sindaci dei comuni del comprensorio savonese, varazzino e della Valbormida, in merito alla pianificazione comunale di emergenza di protezione civile e la verifica delle procedure di allerta meteo-idrologiche.
L’incontro, cui hanno partecipato anche i vertici della Provincia, delle Forze dell’ordine, della Capitaneria di Porto, dei Vigili del Fuoco e del Servizio 118 “Savona Soccorso”, è inserito nel contesto delle iniziative volte ad elevare gli standard operativi per un più efficace coordinamento delle attività nelle emergenze di protezione civile e sarà seguito da una analoga riunione con i sindaci del ponente della provincia, già fissato per il 17 novembre 2014.
Nel corso della riunione di oggi è stato nuovamente raccomandato ai sindaci presenti di procedere all’adozione ed all’aggiornamento dei piani comunali di protezione civile, molti dei quali risultano ancora carenti sotto il profilo della predisposizione di strumenti operativi in fase di emergenza.
«A tale riguardo – spiega una comunicazione della Prefettura – è stata evidenziata la disponibilità dei vigili del fuoco ad assicurare la propria collaborazione ai fini della predisposizione di dette pianificazioni. Come già ribadito in precedenti circolari, è stato auspicato che le pianificazioni in parola tengano conto, tra l’altro, della necessità di attivare servizi di presidio territoriale, con compiti di vigilanza ed intervento tecnico lungo i corsi d’acqua e presso i siti di maggiore criticità, di predisporre idonei servizi di informazione anche preventiva e di assistenza alla popolazione, nonché di effettuare periodiche esercitazioni di protezione civileV.
«Le misure di prevenzione previste dalle pianificazioni comunali devono essere tempestivamente attivate dai Sindaci non appena ricevuta l’allerta meteo. È stata richiamata l’attenzione delle amministrazioni comunali sulla necessità che sia assicurato in ciascun territorio comunale un sistema di comunicazione il più possibile immediato (es: telefono, SMS) per i soggetti che si trovano nelle zone a rischio. È stata evidenziata, altresì, la necessità di incontri pubblici con la cittadinanza per informare la stessa sui comportamenti da tenere durante l’emergenza per rischio idrogeologico. In relazione al sistema di diffusione degli allerta meteo, è stato inoltre evidenziato che, accanto alla già sperimentata modalità di inoltro dei comunicati che pervengono dalla Regione Liguria tramite fax, da oltre un anno è in atto la trasmissione, ai comuni di questa provincia, degli stessi messaggi di allerta via posta elettronica certificata e mail, nonché di messaggi sms dedicati di avviso della predetta trasmissione, recapitati alle utenze segnalate dagli Enti destinatari».
«Sempre nel corso dell’incontro e con riferimento all’urgenza di provvedere alla manutenzione degli alvei dei corsi d’acqua e delle relative sponde anche ai fini della prevenzione dalle calamità, alcuni Sindaci hanno evidenziato parte delle problematiche e delle difficoltà in cui versano le singole Amministrazioni per la realizzazione di opere di salvaguardia dei territori e per la pubblica incolumità; in tale contesto, è stata ribadita da più parti la necessità di intervenire per la realizzazione delle opere in questione, attualmente non cantierabili per i vincoli imposti dal c.d. “patto di stabilità” o per le ristrettezze di bilancio. Nella stessa ottica, sono stati auspicati anche una semplificazione delle procedure burocratiche ed un abbattimento dei costi per l’effettuazione degli interventi di asportazione di materiale arboreo dagli alvei nonché di riprofilatura degli stessi. Poiché le suddette attività devono rispondere ai criteri tecnici imposti in massima parte dall’Amministrazione regionale, i vertici degli Enti locali intervenuti hanno chiesto alla Prefettura di rendersi portavoce delle esigenze come sopra rappresentate anche presso la Regione Liguria».