Alluvione Liguria, interventi urgenti: Fi vota a favore, la Lega si astiene

“Abbiamo votato a favore del provvedimento, in discussione questa Palazzo Regione Liguria scritta  fp1 x00mattina in Consiglio regionale, che prevede interventi urgenti conseguenti agli eccezionali eventi meterologici di questi giorni, anche se a nostro avviso quanto previsto non è sufficiente a rispondere alle esigenze di un territorio, quello genovese e dell’entroterra, duramente colpito. Stiamo parlando infatti di uno stanziamento di 20 milioni di euro, poco se si pensa ai danni, che ammontano a cifre ben superiori. È vero che vi è l’impegno ad approvare ulteriori stanziamenti con l’ Assestamento di Bilancio, ma non siamo molto fiduciosi nei confronti di una Giunta che evidentemente ha dimostrato di non essere in grado di gestire la Liguria”.
Così dichiarano i consiglieri regionali di Forza Italia Marco Melgrati, Roberto Bagnasco , Matteo Rosso e Marco Scajola che continuano: “bene l’approvazione del nostro ordine del giorno, che anche con delle modifiche, è stato votato all’unanimità. Un documento, il nostro, che porta all’attenzione dell’Assemblea Legislativa regionale fatti concreti con scadenze ben definite e che raccoglie le reali esigenze di imprese e privati oggi in ginocchio che rischiano con quest’ultima alluvione di non riuscire a rialzarsi”.
“Sin d’ora comunque vogliamo fare sapere che noi saremo attenti a monitorare che tutto venga fatto e che i termini vengano rispettati. Non consentiremo che accada ciò che è avvenuto con la precedente alluvione, quella del 2011, dove le aziende stanno ancora aspettando di essere risarcite dei danni subiti. Rimaniamo dell’idea che si poteva fare di più e meglio, per esempio avremmo auspicato che fin da subito vi fossero maggiori risorse anche andando a verificare voce per voce i capitoli di spesa non indispensabili ma fondamentali se destinati alla ripresa dei territori colpiti. È sempre bene ricordare che stiamo parlando di 2500 aziende in ginocchio, ferite per la seconda volta da un alluvione rispetto alla quale si potevano alleggerire le conseguenze se solo si fosse lavorato, in questi anni, nella direzione corretta della prevenzione del rischio idrogeologico, e ci riferiamo, solo per fare alcuni esempi, agli interventi sul Fereggiano e sul Bisagno”.
“Noi non ci tiriamo comunque indietro rispetto alle nostre responsabilità, anche se di consiglieri regionali di Opposizione, e visto che questo provvedimento rappresenta un piccolo aiuto da parte di Regione Liguria, abbiamo ritenuto doveroso dare il nostro contributo positivo esprimendo il nostro voto a favore”, concludono Melgrati, Bagnasco, Rosso e Scajola.

Critiche arrivano dal gruppo della Lega Nord che invece si è astenuto. «Abbiamo deciso di astenerci perché riteniamo di fondo insufficienti le misure proposte dalla giunta. Abbiamo chiesto uno sforzo in più da parte della Regione per dare un reale aiuto alle 2.600 imprese di Genova, praticamente annientate dalla seconda alluvione devastante in tre anni. Non possiamo accettare che, in media, saranno destinati solo 7.700 euro a impresa, quando sappiamo che ci sono aziende che hanno danni per decine di migliaia di euro oltreché debiti pregressi che risalgono all’alluvione del 2011», sostiene Edoardo Rixi, consigliere regionale della Lega Nord, che questa mattina è intervenuto, come relatore di minoranza, sul voto al ddl 372 – Modifiche alla legge regionale n. 1 del 3 febbraio 2010 e n.30/2013.
«Lo stanziamento di 20,240 milioni di euro da parte della Regione è irrisorio – dice Rixi – per di più, di questa cifra, 4 milioni di euro sono di giacenze dei fondi non destinate alle imprese nel 2011: in pratica le aziende alluvionate si auto-finanzierebbero il rimborso dei danni di quella del 2014. Contestiamo, quindi, anche nel metodo, la scelta della maggioranza su dove reperire i fondi necessari a fare rialzare il nostro sistema produttivo, oggi al collasso. In ballo ci sono 10 mila posti di lavoro: il pericolo di desertificazione commerciale di gran parte del centro di Genova è reale. Contestiamo l’impianto proposto dalla giunta perché è identico a quello adottato per i danni del 2011 e che sappiamo ha fallito totalmente. Pensiamo che si potessero trovare, tra le maglie del bilancio regionale, ulteriori risorse per arrivare almeno a uno stanziamento di 30 milioni di euro, anziché i 20 previsti, per fare fronte ai 60-70 milioni di euro di danni subiti dalle imprese, in attesa che il governo Renzi si degni di stanziare i fondi derivanti dal riconoscimento dello stato di emergenza e l’annullamento totale delle imposte per le aziende alluvionate. La sospensione, oltre a non risolvere il problema, suona anche come una beffa visto che presumibilmente le aziende riceveranno le cartelle esattoriale, nella migliore delle ipotesi, quando avranno appena riaperto i battenti».
Rixi ha presentato alcuni ordini del giorno – approvati in aula – con le richieste di modifica al testo di legge: termine fissato per l’erogazione dei primi stanziamenti regionali al 20 dicembre; la sospensione dellaa presentazione del Durc per le imprese danneggiate; l’innalzamento da 20 a 30 milioni di euro di risorse proprie da parte della Regione.
«Le nostre proposte hanno lo scopo di rendere più efficace il provvedimento alla luce dei gravi errori commessi in passato – spiega Rixi – in primo luogo per fare fronte alle esigenze di urgenza dei tanti commercianti e artigiani oggi in ginocchio, anche attraverso una riduzione netta della burocrazia. Certamente avremmo preferito che fosse previsto il totale rimborso, al 100%, dei danni a tutte le imprese, visto che i danni sono totale responsabilità di Regione e Comune che non hanno saputo mettere in sicurezza il territorio e che in questi anni non hanno saputo neppure creare un fondo per le emergenze alluvionali».