Jobs act, on. Vazio: Lettera aperta all’on. Anna Giacobbe

(fp) – «Sui temi del lavoro è in corso un confronto che va al di là della “Legge Delega”, ma quel provvedimento è importante: le cose che saranno scritte lì daranno conto di un primo punto di arrivo, oltre che della direzione di marcia che sapremo imboccare». Così ha dichiarato ieri l’On. Anna Giacobbe (Pd) intervenendo su uno dei temi urgenti del giorno dove il dibattito è aperto anche tra i parlamentari savonesi [NdR: vedi Corsara 9-10-2014 “On. Giacobbe: “Sui temi del lavoro è in corso un confronto che va al di là della Legge Delega”]. In risposta, sul Jobs act oggi interviene anche l’on. albenganese Franco Vazio con una Lettera aperta indirizzata all’on. Anna Giacobbe.

«Cara Anna,
Franco Vazio 02ho letto il tuo prezioso contributo sul Jobs act e le tue relative perplessità.
Il confronto è sempre utile, perché da esso normalmente scaturiscono buone decisioni.
Tu sai che il Tema in oggetto non è il mio pane quotidiano, e per tale motivo ho letto le tue considerazioni con grande attenzione.
Dai media, però, emergono posizioni di parlamentari ed iscritti del PD davvero strane, eclatanti e molto ideologiche.
Si può fare sempre meglio, e molti spesso dicono – strumentalmente – che ci vorrebbe certamente ben altro.
Io mi limito a segnalare che molti di costoro mai hanno speso una parola in favore di quei lavoratori – letteralmente “usati” con figure contrattuali o soggetti cooperativi di comodo – che non godevano e non godono di tutele e diritti che per altri lavoratori sono usuali (ferie, assegni di malattia, assegni per aspettative, per gravidanza e molto altro).
Anche questi sono lavoratori.
Forse non hanno In tasca una tessera di partito o di un’associazione sindacale, ma anche loro lavorano, anche loro andavano e vanno tutelati.
Questi “Garanti della libertà e del lavoro” che pontificano e criticano, sino a ieri dove erano, di che si occupavano?
Per la situazione economica che il Paese sta attraversando, per la necessità di riforme vere e profonde che rendano più competitiva la macchina Italia, dopo le discussioni e le idee che hanno trovato tutti gli spazi politici ed istituzionali dovuti, ora è il tempo di decidere.
Cara Anna, io sto con i lavoratori, ma anche con le aziende che danno lavoro ed hanno bisogno di flessibilità e certezze.
Io sto con coloro che lavorano con grandi tutele – e non vanno penalizzati – ma anche con chi queste tutele non ha mai ricevuto ed in passato non è stato neppure adeguatamente difeso.
Soprattutto però io sto con chi non ha un lavoro e con i giovani che stanno perdendo anche la speranza di trovarlo.
Il Jobs act, certamente con dei limiti, risponde a questi bisogni e tenta di creare le condizioni per rivitalizzare il mercato del lavoro: una riforma vera per creare nuove opportunità di occupazione, che imprese, investitori e partner internazionali apprezzano.
Recitare il film della mediazione – come avveniva in passato – per dare un ruolo a chi non ce l’ha o chi l’ha perduto, non mi interessa ed è sbagliato.
Rispettare l’opinione di tutti è giusto, ma andare avanti senza esitazione alcuna è una necessità: lo dobbiamo ai nostri giovani, al Paese.
Franco Vazio»

1 Commento

  1. Ma non penserai mica che ci beviamo tutte le musse che con presunzione pretendi di propinarci?.. Un vero affronto all’intelligenza dei cittadini, quello di trattarli come un branco di idioti…
    Leggiti questo và, che viene dal gruppo editoriale del vostro padrone:
    http://temi.repubblica.it/micromega-online/precari-per-decreto-e-per-sempre/
    Del resto, come sorprendersi delle dichiarazioni di un ministro, ex capo delle cooperative, il quale pare snobbare i rischi del precariato e considera l’ìarticolo 18 un feticcio ideologico..! ..probabilmente nell’ambiente da cui proviene i diritti dei lavoratori e le tutele non sono proprio al primo posto 🙂
    Diciamo che avete fatto benen il compitino scritto dettato dalla BCE nel 2011(quello che restava da fare dell’agendina Monti-BCE-Letta)… dove si ORDINAVA la “flessibilità in uscita”, la “conformazione dei salari e stipendi alle raltà economiche della aziende”..” il superamento dei comntratti collettivi di lavoro” la predominanza degli accordi di secondo livello”…

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