Nomine IPS, On. Vazio: “uno spaccato di politica e di consorteria che non dovrebbe esistere più”

L’IPS (Insediamenti Produttivi Savonesi) ha ufficializzato ieri le nomine vazio2 - Copiadel nuovo consiglio di amministrazione, con la successione alla presidenza di Angelo Vaccarezza il quale ha preso il posto di Carlo Ruggeri, nuovo AD (Amministratore Delegato); a completare il CdA, Paolo Canavese, Gianni Carbone e Sabrina Caneto. Ma non mancano le polemiche. A intervenire è anche l’On. Franco Vazio: «Questa mattina ho letto dai giornali che Vaccarezza è stato nominato Presidente di IPS e con lui il relativo cda. Non tutti sanno che IPS è un qualcosa di importante, una società, a partecipazione pubblica, che si occupa di servizi, di programmi di sviluppo, di bandi nazionali e comunitari ed anche di progetti afferenti energie rinnovabili e sostenibili. Non che il sottoscritto dovesse essere coinvolto nella scelta o nella discussione che ha condotto a questa illuminata decisione, ma se ciò fosse successo avrei detto con grande chiarezza che tutto ciò rappresenta uno spaccato di politica e di consorteria che non dovrebbe esistere più. Una politica che non ha ancora imparato che il suo fine è il servizio nei confronti della comunità e non la soluzione dei problemi dei propri rappresentanti. Una politica che accarezza e si appoggia ad un sistema economico poco lungimirante».

«Non è un problema personale – prosegue Vazio – anche perché non ho nulla da dire di personale contro Vaccarezza, ma domando se una scelta che coinvolge tutta la Provincia possa essere decisa da poche persone, benché autorevoli, senza farla precedere da una valutazione condivisa da parte di tutti i Territori; una valutazione che affronti le strategie e le scelte da sostenere. Mi domando se scelte così importanti per lo sviluppo della nostra Provincia si siano invece concentrate prioritariamente nel bisogno di trovare sbocchi di lavoro a qualcuno oppure rafforzate grazie a qualche accordo elettorale. Il fatto che più Enti abbiano concorso a tale scelta non attenua la superficialità elitaria della scelta, ma addirittura aggrava le relative responsabilità: e la cosa grave è che la storia si ripete».

«La Comunità Savonese deve imparare che le scelte importanti, soprattutto quelle che riguardano lo sviluppo del Territorio, devono essere discusse ed approfondite, devono essere condivise, perché nessuno ha il dono della verità e della giustezza. Forse anche in questo modo sbagliato di fare sistema (tra pochi eletti) risiedono le ragioni di molte sconfitte e le radici di gravi criticità: come per esempio l’ultima partita dell’Autorità Portuale di Savona. La Politica deve anticipare le scelte, non inseguire permanentemente le decisioni di altri con piagnistei e dichiarazioni stampa. Cambiare verso significa proprio questo: con Renzi noi ci stiamo provando e quindi non mi rassegno a queste decisioni», conclude il deputato albenganese.

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3 Commenti

  1. Consiglieri Provinciali uscenti con incarichi nelle Partecipate.
    “Come si sa, in base all’art.141 comma5 del Dl 267/2000, i Consiglieri Provinciali decaduti a seguito dello scioglimento dei Consigli Provinciali, decadono anche da eventuali incarichi loro attribuiti (cda Società Partecipate, Aeroporti e quant’altro) restando in carica solo fino alla nomina del successore.
    Purtroppo, per la normativa poco chiara, molti Consiglieri, continuano a svolgere il loro mandato nelle partecipate, trascurando il fatto di essere decaduti e creando anche delle disparità con i Consiglieri Provinciali appena usciti.
    Sarebbe perciò opportuno che una circolare interpretativa sancisse l’immediata cessazione dalla carica, onde evitare che ruoli professionali continuino ad essere svolti da politici decaduti dal mandato pubblico.”

  2. l’hanno già avuto, era appunto l’ora Ad Ruggeri, tra l’altro “posizionato” lì qualche anno fa dopo un flop elettorale; comunque, pare che il manuale Cencelli non passi di moda

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