Consiglio regionale, approvato il Piano Sociale Integrato Regionale (Psir) 2024-2026

Il Palazzo di Regione Liguria in Piazza De Ferrari a Genova

In Consiglio con 18 voti a favore (maggioranza) e 11 contrari è stata approvata la proposta di deliberazione n.81, Piano Sociale Integrato Regionale (Psir) 2024-2026.

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Il provvedimento contiene, far le principali novità la realizzazione dei nuovi Ambiti territoriali sociali su aree che coincidono con i Distretti sanitari, e individua le nuove professionalità deputate a gestire i servizi. La programmazione dei servizi è regionale, mentre la loro erogazione è di competenza comunale e la riorganizzazione dei servizi sociali prevede un nuovo assetto territoriale e una integrazione con il Piano sociosanitario e con quanto previsto nel PNRR.Negli Ambiti Territoriali Sociali viene rafforzato il ruolo del “direttore sociale” che dovrà a vere un costante coordinamento con il direttore sanitario del distretto. Il direttore sociale coordinerà i servizi. Ciascuna area di attività avrà coordinatori per minori e famiglie, anziani e disabilità, adulti e povertà, welfare di comunità. Il servizio sarà dotato anche di psicologo, educatore professionale e del mediatore di comunità che, in particolare nell’entroterra, dovrà sostenere e stimolare la partecipazione dei cittadini alla vita di comunità, per contribuire alla costruzione del welfare territoriale. Oltre all’ATS Genova, nell’area Metropolitana sono previsti quattro Ambiti Territoriali Sociali, che ricomprendono i Comuni della cintura extra-Genova.

Le Case di comunità previste dal PNRR saranno il luogo fisico dove avverrà l’integrazione sociosanitaria e presso i diversi Punti unici di accesso (PUA) avverrà la presa in carico iniziale dei cittadini che, a seconda dei bisogni, saranno seguiti da equipe integrate sociosanitarie con progetti personalizzati. Sono previsti l’istituzione di nuovi Centri famiglia, il potenziamento delle attività di inclusione e supporto rivolte alla disabilità o alla non autosufficienza, nuovi servizi (stazioni di posta, iscrizione anagrafica e housing first) rivolti alle persone in stato dipovertà ed estrema povertà oltre alla prosecuzione dei progetti di supporto agli anziani (custodi sociali, maggiordomo di quartiere ecc) con una particolare attenzione alle politiche in favore dell’invecchiamento attivo e alle politiche rivolte ai giovani. Il Piano è il frutto di un lavoro congiunto e di confronto con i Comuni e si è sviluppato in 3 anni.

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In particolare le aree tematiche del Piano sono: Povertà e estreme povertà, Bambini, Minori, Famiglia, Giovani, Non autosufficienza, Disabilità, Violenza di genere, Cittadini di Paesi terzi, Anziani e invecchiamento attivo, Welfare di comunità, Detenuti

Povertà e estreme povertà: le azioni prevedono anche laboratori per l’inclusione sociale, interventi a bassa soglia e Housing First

Bambini: gli interventiprevedono, fra gli altri, l’istituzione del coordinamento pedagogico territoriale, l’accreditamento dei servizi per la prima infanzia, il riconoscimento dei poli per l’infanzia, l’implementazione delle anagrafiche dei servizi zero-sei, i nidi estivi.

Minori: fra gli interventi previsti nel Piano ci sono la promozione dell’affidamento familiare e la sperimentazione di strutture socio-sanitarie per minori

Famiglia: fra gli obbiettivi c’è il Prestito d’onoree azioni prioritarie attraverso l’accompagnamento per valutare la capacità di spesa e per la capacità di restituzione

Giovani: il Piano prevede interventi per favorire occasioni di socializzazione, la creazione di spazi di ascolto per intercettare il disagio e percorsi di contrasto al rischio di devianza o di esclusione sociale.

Non autosufficienza: sono previsti interventi per favorire la migliore permanenza delle persone presso la propria abitazione, nuove formule abitative, percorsi integrati di inclusione socio-lavorativa il registro badanti, sostegni ai care giver, un osservatorio sulla disabilità.

Violenza di genere: il piano prevede un aggiornamento della normativa regionale e della governance territoriale, la revisione del sistema regionale di accreditamento dei

Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio, l’accreditamento dei Centri per uomini autori di

violenza e prevenzione per i casi di recidività

Cittadini di Paesi terzi: per questo settore il provvedimento prevede servizi di mediazione interculturale e punti unici d’accesso, interventi integrati di orientamento, formazione,

accompagnamento al lavoro e inclusione di potenziali vittime di sfruttamento lavorativo

e la collaborazione con i soggetti preposti alle attività di controllo

Anziani: sono previsti interventi per la promozione di un invecchiamento attivo anche attraverso la costituzione del Tavolo Permanente regionale per la redazione del Piano

regolatore sull’invecchiamento attivo e piani integrati di coordinamento tra politiche culturali, sociali e sanitarie, abitative

Welfare di comunità: il Piano prevede il censimento e la costituzione di un registro dinamico e consultabile delle buone prassi sperimentate, dei progetti e dei servizi di comunità realizzati, la formazione di operatori sul tema del lavoro sociale di comunità e l’avvio di progetti sperimentali.

Il piano prevede una dotazione complessiva di oltre 157 milioni di euro, composta principalmente dal Fondo annuale politiche sociali regionale (8 milioni di euro), Fondo triennale politiche sociali nazionali (oltre 35, 5 milioni di euro), Fondo triennale non autosufficienza (quasi 80 milioni di euro) e Fondo povertà triennale (circa 33,5 milioni di euro), ma mira a mettere in sinergia anche fondi differenti e di competenza di materie diverse rispetto al “ristretto concetto di sociale”.

Nel corso del dibattito sono stati presentati 33 emendamenti, in buona parte dei gruppi di minoranza e di natura tecnica.

Approvato un emendamento presentato da Gianni Pastorino (Linea Condivisa) relativo ai requisiti previsti dalla legge per l’accesso alla dirigenza pubblica.

Approvato un emendamento presentato da Mabel Riolfo (Lega Liguria- Salvini) e uno simile di Gianni Pastorino (Linea Condivisa) che indicano i tempi entro cui le figure apicali degli ATS dovranno adeguare i propri requisiti per concorrere alle nuove posizioni.

Approvato, fra gli altri di natura più tecnica, anche un altro emendamento presentato da Mabel Riolfo (Lega Liguria-Salvini) che, viste le immediate necessità organizzative, riconosce la capacità manageriale e di coordinamento maturata dalle figure che, pur non presentando i previsti requisiti tecnici, hanno esercitato un ruolo direzionale nell’area dei servizi sociali.

Approvati due emendamenti di Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente) che promuovono forme di “cohousing” (coabitazione) fra giovani, sia studenti che lavoratori, con neo maggiorenni che escono da percorsi di tutela e altri percorsi integrativi dedicati sempre ai neo maggiorenni usciti dai percorsi di tutela.

Approvato un emendamento presentato da Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) che impegna la Regione a promuovere, negli ambiti della socializzazione giovanile, percorsi strutturati di educazione all’affettività, con progetti dedicati.

Approvato un altro emendamento presentato da Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) che, fra i fondi di finanziamento, inserisce quelli destinati ai disabili (Fnps,Fsr, Fnna, Dopo di noi, Caregiver, Fondi regionali).

Approvato un emendamento di Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente) con cui vengono promosse forme di cohousing fra giovani, sia studenti che lavoratori, e anziani per contrastare la solitudine della terza età.

Approvati altri due emendamenti, presentati da Mabel Riolfo (Lega Liguria-Salvini) che, rispetto al welfare di comunità per la rigenerazione sociale dei territori, inseriscono anche l’agricoltura sociale per offrire opportunità professionali alle fasce deboli e prevedono l’implementazione dei progetti legati all’agricoltura sociale.

Approvato un emendamento di Mabel Riolfo (Lega Liguria-Salvini) che fra le fonti di finanziamento delle politiche abitative inserisce, dopo i FSE, anche PAC (Politiche agricole comunitarie)

Approvati, infine, due emendamenti di Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente) che, fra i modelli per la gestione degli ATS inseriscono anche l’Azienda speciale consortile.

Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha annunciato voto contrario del gruppo sottolineando che la delega dei Servizi sociali dovrebbe ricadere fra le competenze dell’assessore alla sanità e non dell’assessore alla Protezione civile Giampedrone. Il consigliere ha aggiunto che potrebbe esplodere una bomba sociale per il caro affitti nelle zone più turistiche.

Sergio Rossetti (Gruppo Misto-Azione) ha rilevato che la discussione sul provvedimento avrebbe pesanti lacune, soprattutto per le risorse finanziarie messe a disposizione, e ha aggiunto che si tratta di un piano sostanzialmente descrittivo, elaborato dai tecnici, ma senza una pianificazione e scelte politiche e strategiche.

Paolo Ugolini (Mov5Stelle) ha ribadito il giudizio negativo sul Piano, che presenterebbe gravi criticità e ha lamentato la bocciatura di tanti emendamenti che avrebbero potuto migliorare il testo, la cui attuazione è subordinata alla presenza di risorse finanziarie che sarebbero risicate e non ben definite.

Claudio Muzio (FI) ha espresso parere positivo su un tema, che viene affrontato con senso di responsabilità, e ha invitato le opposizioni a firmare il testo, ricordando l’approvazione di alcuni degli emendamenti presentati da consiglieri di minoranza. Muzio ha definito il Piano ambizioso e innovativo.

Brunello Brunetto (Lega Liguria –Salvini) ha ricostruito il lungo lavoro di confronto e condivisione avvenuto nella II Commissione Salute e sicurezza sociale, da lui presieduta dichiarandosi, dunque, fortemente stupito dei giudizi negativi espressi dai consiglieri di minoranza.

Alessandro Bozzano (Cambiamo con Toti presidente) ha ringraziato l’’assessore ai Servizi sociali Giacomo Giampedrone e il presidente della II Commissione Salute e sicurezza sociale Brunello Brunetto e ha aggiunto che il Piano rappresenta una sfida importante i cui fondi sono rinnovabili.

Mabel Riolfo (Lega Liguria-Salvinj) ha ribadito la bontà del Piano, che è una sintesi di ascolto del territorio anche attraverso Anci e, direttamente, anche di alcuni Comuni. Il consigliere ha ribadito il voto favorevole al provvedimento.

Veronica Russo (FdI) ha ricordato che in II Commissione Salute e sicurezza sociale, nel corso delle audizioni tutti i portatori di interessi hanno espresso vivo apprezzamento per i contenuti del provvedimento e ha lamentato, dunque, la posizione contraria dai consiglieri di minoranza.

Davide Natale (Pd-Articolo Uno) ha replicato ribadendo le riserve manifestate in più sedi dai consiglieri di minoranza rispetto al Piano e ha sottolineato che le risposte date ad alcune osservazioni degli Enti locali sarebbero state parziali e dunque, secondo Natale, insufficienti.

Lilli Lauro (Cambiamo con Toti presidente) ha ricordato che le audizioni sono state un importante momento di confronto rilevando che le eventuali emergenze sociali non sono state affrontate dal Piano sociale precedente, che risale a 10 anni fa e, dunque, fu elaborato dalla giunta di centro sinistra della IX legislatura.