Coronavirus e nuovo Dpcm, Toti: “giusto proteggere le persone più fragili e consentire al resto del mondo di andare avanti”

“un tweet mal scritto e male interpretato”; “Mi sono permesso di dire che ritengo opportuno di proteggere le persone più fragili, cioè gli anziani e fare in modo che le attività possano andare avanti e vivere”

Giovanni Toti - Regione Liguria nella Sala trasparenza

Genova | Questa sera nel corso del punto stampa sul Covid il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti è tornato sul frastuono social-mediatico occasionato oggi, dopo la teleconferenza Regioni/Governo – da un pessimo tweet postato sul suo profilo e che per la sua ambiguità ha scatenato decine di migliaia di commenti indignati, creando una polemica domenicale di “qui pro quo” che ha riempito qualche pagina anche dei giornali nazionali. Il tweet condensava – talmente male da apparire solo una gratuita esternazione di spietato cinismo – alcune sue idee già più volte espresse nei giorni scorsi, cioè la determinazione a mantenere il più possibile larghe le maglie sulle attività commerciali e produttive, limitando al minimo nuove chiusure nel prossimo Dpcm, e agire invece nelle restrizioni con interventi più mirati in base alle fasce d’età e vulnerabilità al virus, una proposta in parte appoggiata anche dalle vicine regioni Piemonte e Lombardia.

“Oggi un tweet mal scritto e male interpretato – ha riassunto stasera il presidente Toti – ha suscitato una polemica, quando diceva una cosa abbastanza banale: visto che il 95% dei decessi e degli ospedalizzati con sintomi gravi per Covid è nella fascia di età sopra i 75 anni perché non proteggere questi cittadini più fragili e permettere al resto del mondo di continuare con le loro attività? È questo che ho suggerito oggi al governo nel corso della video conferenza tra le regioni e l’esecutivo in vista del nuovo dpcm che deciderà ulteriori misure di contenimento del virus”.

“Prima di assumere iniziative molto dolorose che andranno a intaccare interi settori dell’economia e i lavoratori, per ridurre la diffusione del virus – ha continuato Toti – Mi sono permesso di dire che ritengo opportuno di proteggere le persone più fragili, cioè gli anziani e fare in modo che le attività possano andare avanti e vivere. Credo che questo sia l’approccio più giusto, tanto più quando si discute di chiudere le scuole, le attività produttive, lo sport, luoghi dove normalmente vanno le persone più refrattarie al Covid”.

Advertisements

“Non mi pare che tutto questo ragionamento più ampio possa essere archiviato con una frase estrapolata e mal scritta. Sbagliata – ha concluso il presidente di Regione Liguria – Credo che la politica debba interrogarsi, soprattutto alla vigilia di altre scelte dolorose. Perché il tema è anche che tante persone dovranno chiudere la loro attività e qualche ragazzo non andrà più a scuola e molti che hanno perso il lavoro avranno ulteriori danni; mentre non ci si concentra sulla protezione verso coloro che affollano i nostri ospedali. Questo si chiama attenzione verso le categorie più fragili, i malati, gli anziani pluri-patologici. Se qualcuno sceglierà di chiudere i negozi, le aule o le attività imprenditoriali dove si produce benessere per tanti lavoratori e non considerare la vera emergenza dei nostri ospedali si dovrà assumere la responsabilità. Proprio perché nessuno sottovaluta i nonni che suppliscono al welfare mancante in questo paese, sarebbe giusto proteggerli invece di pasticciare con soluzioni che riguardano tutti indistintamente”.

Il presidente Toti si è augurato che nelle prossime ore il confronto con il governo possa entrare nel vivo per poter condividere a fondo i principi delle scelte da assumere. Domani ci sarà un nuovo confronto tra le Regioni e l’esecutivo, con il nuovo Dpcm ormai slittato a martedì da quanto risulterebbe dalle ultime risoluzioni prese a Roma. (effe)