Squadristi, fascisti e la resistenza

squadrDi Mary Caridi – Due mesi vissuti pericolosamente, in un capovolgimento di ruoli e parti in commedia, tali da far impallidire la fantasia dei testi del miglior commediografo. Era il 7  dicembre, giorno che precedeva le convulse primarie che l’8 dicembre incoronavano Matteo Renzi, segretario del partito democratico. Oggi che tutti si accusano a vicenda di squadrismo, fascismo, vale la pena capire ricostruire cosa è accaduto prima di arrivare a questo. Il pd che ha stoppato sul nascere l’asse Berlusconi/Grillo.


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Da l’Unità del 7 dicembre: «L’attacco a tenaglia lanciato dai partiti populisti FI e M5S contro le alte cariche dello Stato deve essere respinto con forza. Napolitano e le istituzioni devono essere poste al riparo da questa aggressione squadrista». A pronunciare queste parole è Danilo Leva, responsabile Giustizia del Pd.

BRUNETTA: VALUTEREMO IMPEACHMENT NAPOLITANO – A conferma della possibile nuova “alleanza” anti-Colle, tra berlusconiani e grillini, dopo che Berlusconi avrebbe confidato ai suoi di stare pensando a una alleanza col leader M5S per far cadere Letta, sono arrivate oggi anche le parole di Renato Brunetta. «Quando il Movimento 5 Stelle presenterà l’atto d’accusa in Parlamento contro Giorgio Napolitano, avremo il dovere di esaminarlo», annuncia Renato Brunetta. Il capogruppo FI, da Tgcom24, ricorda che «i veri esperti di impeachment sono quelli della sinistra, il partito del Presidente».

IL PD: CAV CERCA SOLTANTO VENDETTA – «Berlusconi, responsabile della pessima legge elettorale che sta paralizzano il Paese e del disastro dell’economia provocato nei tanti anni in cui è stato al governo dove ha fatto solo guai – ha denunciato Leva – cerca vendetta nei confronti delle istituzioni, ree solo di aver fatto applicare la legge. Vuole il caos istituzionale con la speranza di rientrare in gioco e sottrarsi agli esiti della sentenza che lo ha condannato in via definitiva per frode fiscale.

A sostegno di Napolitano anche il capogruppo Pd in Senato Luigi Zanda che scandisce: «L’impeachment nei confronti del Capo dello Stato è un’ipotesi ridicola, una pura provocazione, priva di qualsiasi base di fatto e di diritto. Naturalmente denuncia la caratura anti-sistema di chi la formula».

«È una solenne corbelleria, una provocazione maligna – sottolinea Zanda – ma non mi stupisce, da un paio di settimane ho notato il loro avvicinamento verso l’M5S. Forza Italia sta assumendo una linea populista distruttiva e probabilmente sta mettendo in atto un tentativo di collegarsi ai grillini. Credo che fallirà perché 5stelle non si fila per niente Forza Italia».

«L’impeachment contro Giorgio Napolitano non ha fondamento – conclude il presidente dei senatori Pd – la nostra Costituzione prevede che il capo dello Stato possa essere accusato solo di alto tradimento. Napolitano, durante il suo mandato, è stato uno strenuo difensore della lettera e dello spirito della Costituzione».

Grillo, le cui gesta oramai ricalcano i passi del fascismo, è sempre più utile scudiero di Berlusconi». «Il pericoloso editto anti giornalisti ricorda tanto quello del cavaliere e viene fatto nel tentativo di rilanciare M5S. Esiste una pericolosa saldatura tra due forze che contengono una carica distruttiva enorme, due movimenti simili che anziché dare risposte ai problemi del paese, cercano solo di fomentare rabbia e paura. La politica – ha concluso il responsabile Giustizia del Pd – ha solo una possibilità per venir fuori da questa impasse, dare vita subito ad una legge elettorale che salvi il bipolarismo, tenendo conto del pronunciamento della Consulta, avviando congiuntamente le riforme costituzionali necessarie».

elenco_192286E siamo ai giorni nostri (31 gennaio 2014)dove l’interlocutore forzista, scippato ai grillini,  non parla più di impeachment, ma all’unisono, sia Matteo Renzi che Brunetta gridano agli squadristi grillini dopo i fatti dei giorni scorsi alla Camera. Si spiega anche in parte il nervosismo di Grillo  che è restato solo con il cerino in mano della messa in stato d’accusa di Napolitano e senza armi politiche per far cadere Letta. Una debacle, insomma!

Vale sempre la pena andarsi a rileggere gli articoli in archivio per capire i fatti.

* A modo mio: la rubrica Corsara di Mary Caridi

1 Commento

  1. Ognuno usa gli strumenti che ha per difendersi…
    in questo caso è molto facile stigmatizzare l’opposizione che dà così fastidio al regime con improponibili paralleli storici, frutto della sofferenza gastrica…Dato che lo sputtanamento è stato un successo, no resta che strumentalizzare la cosa e risicare con queste pochezze.
    Resta il fatto che se non fosse per il M5S certe cose la gente non sarebbe venuta a saperle.
    Molto bene, se queste sono le reazioni vuol dire che l’opposizione stà lavorando bene.

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