Albenga verso la costituzione dell’Area Marina Protetta dell’Isola Gallinara

isola Gallinara Albenga

Albenga muove i primi passi per la costituzione dell’Area Marina Protetta dell’Isola Gallinara. Il consigliere Giorgio Cangiano, a cui è stata da poco conferita la delega per la valorizzazione dell’Isola Gallinara, è stato infatti invitato a partecipare all’incontro online organizzato dalla Regione Liguria, nella persona della Dirigente del settore politiche della natura e delle aree interne, protette e marine, parchi e biodiversità Dott.ssa Daniela Minetti, avente ad oggetto un coordinamento operativo fra le Aree Marine Liguri e l’analisi del progetto europeo MPA ENGAGE. All’incontro hanno partecipato, oltre ad esperti nel settore della biologia marina, rappresentanti delle Aree Marine delle Cinque Terre, di Portovenere, della Mortola, di Bergeggi e di Portofino.

Afferma Giorgio Cangiano: “Devo riconoscere che dopo pochi giorni dal conferimento della prestigiosa delega ricevuta, essere invitato a partecipare ad una riunione insieme ai rappresentanti di magnifici luoghi della nostra splendida Liguria, conosciuti in tutto il mondo, mi ha fatto particolarmente piacere e penso possa rappresentare un incoraggiamento per l’ottenimento di un risultato dall’elevato valore ambientale e turistico-economico”.

“Il percorso da compiere non sarà breve e sinceramente presenterà varie complessità. Per riuscirci intendo partire dall’analisi dei dati e degli studi già svolti in passato richiedendo il supporto e la collaborazione di tutti ed instaurando un necessario rapporto sinergico con la parte privata. Subito dopo Pasqua chiederò inoltre un incontro con l’assessore regionale di riferimento Alessandro Piana che so essere particolarmente attento a queste tematiche”.

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“A mio avviso la tutela ed il rilancio devono riguardare sia la parte terrestre, in relazione alla quale a breve verranno pubblicati dei bandi finanziati dal PSR per la creazione di piani di protezione, sia l’area marina che sarebbe molto positivo potesse comprendere anche la zona archeologica subacquea della nave romana. La tutela ambientale – conclude Cangiano – si ottiene non solo con i divieti ma soprattutto permettendo una fruizione controllata e consapevole”.