Regione Liguria, Toti replica a gruppi minoranza: “sanità in capo a presidenza rappresenta catena comando corta e rapida”

 Il presidente di Regione Liguria valuta le proposte dei partiti di minoranza “del tutto tardive, già realizzate, oppure più adatte ad un libro dei sogni, completamente disconnesse dalla realtà dell’emergenza e dai problemi”

Consiglio Regione Liguria - Giuramento Giovanni Toti XI legislatura

Genova | Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti risponde alla proposta delle opposizioni di nominare un Commissario per l’emergenza Covid. “Abbiamo dirigenti sanitari di grande qualità, coordinamenti regionali che hanno funzionato bene anche nella prima ondata e la collaborazione tra sanità e protezione civile funziona perfettamente. Aver tenuto sotto la presidenza della Giunta la delega alla sanità credo rappresenti la catena di comando più corta, rapida e politicamente autorevole, indispensabile per affrontare in modo efficace l’emergenza. È un segnale che abbiamo voluto dare subito. Poi, francamente, sentir proporre commissari da una opposizione che ha passato l’intero Consiglio di oggi a far demagogia contro le poltrone, suona surreale”.

“L’opposizione dimentica – aggiunge Toti – di essere rappresentante di quel governo a Roma che avrebbe dovuto agevolare molte delle azioni che abbiamo fin qui realizzato, e contenute anche nelle loro proposte, con norme, risorse tempestive e interventi di sburocratizzazione. Tutto questo purtroppo non è stato fatto”.

Il presidente della Regione valuta le proposte dei partiti di minoranza “del tutto tardive, già realizzate, oppure più adatte ad un libro dei sogni, completamente disconnesse dalla realtà dell’emergenza e dai problemi che ogni giorno ci troviamo ad affrontare”. Per vincere la battaglia contro il Covid – prosegue Toti – servono invece concretezza, determinazione e impegno incessante: qualità che la Giunta, la task force e tutto il personale sanitario hanno ampiamente dimostrato di possedere. L’unica nota positiva che mi rincuora è che finalmente anche le opposizioni si sono accorte dell’impatto devastante del Covid sui nostri nonni, la fascia più anziana della popolazione, e sulle persone più fragili, tanto da suggerire, purtroppo ben fuori tempo massimo, un rafforzamento di una rete di protezione dedicata a loro: stiano sereni che stiamo già lavorando da settimane per proteggerli e metterli al riparo il più possibile dal rischio di contagio. Ed è da giorni che proprio le opposizioni strumentalizzano e criticano le mie proposte”.

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“È vergognoso – aggiunge il presidente Toti – che i consiglieri dei gruppi di opposizione non siano adeguatamente informati di quello che è stato già fatto dalla Regione per affrontare in modo efficace l’emergenza Coronavirus, grazie al lavoro della task force che abbiamo messo in campo. Da mesi ho attivato un confronto serrato con tutte le categorie economico-produttive per condividere strategie ed evitare la chiusura definitiva di tante attività con la condanna di migliaia di famiglie, anche attraverso interventi mirati di sostegno da parte della Regione”. 

In merito alle campagne di screening suggerite dalle opposizioni, il presidente ricorda che “sono state avviate da Alisa fin dalla primavera, con un accurato monitoraggio del personale sanitario oltre che di tutti gli ospiti e di tutti i dipendenti delle Rsa. Allo stesso modo anche gli operatori dei servizi pubblici essenziali, come, ad esempio, le forze dell’ordine, sono sottoposti ad attività di screening negli istituti penitenziari. Stupisce, sorprende e rammarica che le minoranze non ne siano al corrente. Non solo: per i lavoratori del settore privato sono attivi da mesi, non da giorni, specifici protocolli con le aziende mentre per il personale dei servizi pubblici o della grande distribuzione sarà attivata una risposta dedicata presso i punti drive through. Uno specifico protocollo, infine, riguarda le misure attivate per il monitoraggio e la prevenzione del contagio tra il personale degli istituti penitenziari, sul modello previsto per le Rsa”.

“Tardiva anche la proposta di utilizzare le strutture ricettive per soggetti covid positivi: la nostra Protezione Civile – spiega Toti – si è attivata da tempo in questa direzione e entro pochi giorni un albergo del centro di Genova, interamente covid dedicato, accoglierà i primi pazienti con il coronavirus che, superata la fase acuta e dimessi dall’ospedale, hanno bisogno di un luogo protetto dove proseguire la terapia e rimanere in isolamento prima di tornare a casa. Anche il numero unico di emergenza per il Covid, già riattivato da settimane sul territorio della Asl3 dove abbiamo la pressione maggiore della pandemia, è pronto per essere riattivato a livello regionale in caso di necessità mentre continua a essere attiva la casella di posta sonoinliguria@regione.liguria.it che risponde alle domande dei cittadini”.

Secondo il presidente Toti “la cartina di tornasole dell’impreparazione delle opposizioni è la proposta di un ulteriore bollettino sull’andamento della pandemia, diverso da quello che ogni giorno viene elaborato dai nostri professionisti, medici e docenti universitari, con la raccolta di centinaia di dati secondo i parametri richiesti dal ministero della Salute. Una proposta inutile e anche in questo caso superata visto che già oggi la corrispondenza territoriale dei dati è superiore al 95% e i dati analitici dei singoli cittadini sono presenti sulla piattaforma ministeriale”.

Il potenziamento delle squadre Gsat “era già previsto nel piano territoriale che la passata Giunta ha approvato l’estate scorsa ed è stato realizzato da mesi: oggi su tutto il territorio ligure lavorano 39 squadre, attive 7 giorni su 7, dalle 8 alle 20. Anche su questo le opposizioni arrivano fuori tempo massimo”.

Per potenziare l’assistenza domiciliare dei pazienti Covid positivi “abbiamo sottoscritto un importante accordo con i medici di medicina generale che, insieme ai medici della continuità assistenziale e i reparti specialistici ospedalieri (ad esempio le Malattie infettive) hanno predisposto procedure e protocolli mirati e garantire le visite attraverso un sistema integrato. Gli stessi medici di medicina generale consegneranno i 5.700 saturimetri che abbiamo già acquistato ai propri assistiti con il Coronavirus in cura al proprio domicilio: sono già arrivati i primi 700 e altri 2.000 sono in consegna questa settimana”.

Sul fronte del trasporto pubblico locale “la proposta dell’utilizzo di bus turistici, già vagliata e pronta per essere attuate dalle aziende in caso di necessità, è comunque fuori tempo visto che oggi autobus e treni sono molto meno affollati a seguito sia dell’attivazione della didattica a distanza per le scuole superiori sia dell’abbassamento al 50% della soglia massima di riempimento dei mezzi. Peraltro i bus turistici sono già stati utilizzati ma non si prestano a tutte le esigenze (posti solo a sedere, solo una porta per accesso) e perciò sono stati impegnati soprattutto nelle linee extraurbane – evidenzia il presidente della Regione.  

Per quanto riguarda, infine, le assunzioni “sono già entrati nei nostri ospedali e nelle aziende sanitarie 1.114 lavoratori del comparto sanitario – sottolinea Toti – tra cui 421 medici e 261 infermieri oltre a 432 professionisti tra cui, ad esempio, oss, tecnici di laboratorio, tecnici radiologi. Entro fine mese traguarderanno la laurea 190 infermieri che assumeremo in toto. Intanto l’Ospedale Policlinico San Martino ha già proceduto all’assunzione di 180 infermieri, 34 anestesisti, da domani entreranno in servizio 6 internisti a tempo determinato, da giovedì arriveranno al Policlinico 6 operatori sociosanitari dall’Evangelico grazie all’accorpamento del punto nascite presso il San Martino e da lunedì ulteriori 21 specializzandi del penultimo e dell’ultimo anno. A tutti loro e a tutto il personale sanitario che da mesi è in servizio con straordinaria abnegazione e senso del dovere – conclude Toti – va non solo il mio personale ringraziamento, condiviso da tutta la Giunta, ma la promessa di un riconoscimento concreto del loro grande impegno in prima linea per salvare vite”.