Genova | Due tavoli regionale di confronto – uno con la politica, le categorie e i corpi intermedi e l’altro dedicato agli anziani e alle persone più fragili –, l’individuazione di un commissario straordinario per la gestione dell’emergenza e una serie di misure specifiche di tipo sanitario, economico, trasportistico e sociale, come il monitoraggio sui luoghi di lavoro, l’assunzione di personale sanitario, la riattivazione del numero verde regionale, lo stanziamento di un fondo ristori ligure che integri quello nazionale e l’utilizzo di bus privati e turistici per il tpl.
Sono queste, in sintesi, le proposte che i gruppi regionali del Partito Democratico, Lista Sansa, Movimento 5 Stelle e Linea Condivisa hanno presentato oggi nel corso del Consiglio regionale straordinario sulla sanità e l’emergenza Covid 19, attraverso una serie di ordini del giorno.
“La nostra Regione sta affrontando, come il resto del Paese e dell’Europa, una seconda ondata di contagi, con un impatto notevole sia sulla tenuta del sistema sanitario, sia sul suo tessuto economico-sociale – spiegano i consiglieri regionali di opposizione – A fronte di questo quadro drammatico vi sono la necessità e l’urgenza di un confronto costante con tutte le forze politiche, sociali e con i vari livelli istituzionali coinvolti. Bisogna mettere insieme le proposte di tutti e poi arrivare a una sintesi operativa. Ma per farlo occorre una sede permanente di confronto: un tavolo regionale”.
Come detto PD, Lista Sansa, M5S e Linea Condivisa propongono anche un altro tavolo territoriale dedicato agli over 65 – che nella nostra regione rappresentano la maggioranza della popolazione e sono i più colpiti dal virus – ma anche i soggetti più fragili e soli, partendo dal rafforzamento della loro rete di protezione.
I partiti dei gruppi di monoranza chiedono inoltre alla Giunta ligure di valutare la possibilità di individuare, anche d’intesa con il Ministero della Salute, la nomina di un Commissario straordinario ad acta per la gestione dell’emergenza Covid, che, come si legge nell’ordine del giorno “possa operare nella direzione di una migliore efficienza ed efficacia delle risposte sociosanitarie nella nostra regione”.
Sul fronte delle misure sanitarie PD, Lista Sansa, M5S e Linea Condivisa chiedono di proseguire e implementare le assunzioni e stabilizzazioni del personale medico, infermieristico e sanitario; rafforzare l’utilizzo della protezione civile per i compiti di gestione della fase più acuta di pressione sulla rete ospedaliera, sia per l’organizzazione di spazi per le attività di screening; attivare, anche con il contributo dei medici di medicina generale, campagne di screening, oltre a quelle già previste per le RSA e il personale sanitario, anche sui luoghi di lavoro, con un’attenzione particolare alle forze dell’ordine, agli operatori dei servizi pubblici locali, nei supermercati, nel food delivery, ai rider; prevedere specifiche misure di monitoraggio per la gestione dell’epidemia negli istituti penitenziari; promuovere la possibilità di utilizzare strutture ricettive, tramite convenzioni, per soggetti Covid positivi che non siano nelle condizioni di poter effettuare l’isolamento domiciliare; rafforzare il sistema di tracciamento e raccolta dati, anche con l’istituzione di uno specifico bollettino che superi l’attuale distribuzione territoriale dei casi aggregati sulla base dei laboratori di riferimento; riattivare un numero unico di emergenza Covid su tutto il territorio regionale; proseguire nella strutturazione delle squadre GSAT, prevedere l’acquisto di saturimetri da mettere a disposizione del sistema sanitario e sperimentare, sul modello di quanto già avvenuto in altre regioni, l’istituzione di unità mobili multidisciplinari che possano implementare le visite a domicilio e ridurre gli accessi impropri al Pronto soccorso.
Per quanto riguarda le misure economiche e trasportistiche l’opposizione invita la Giunta a istituire un fondo di sostegno ai Comuni per il rafforzamento del trasporto scolastico e di forme di trasporto pubblico di comunità; costituire, anche d’intesa con i Comuni, un fondo per la solidarietà alimentare; promuovere l’utilizzo di bus privati e turistici, ove necessario, per il mantenimento dell’obiettivo di capienza inferiore al 50%; prevedere l’istituzione di una figura di Mobility Manager, su base regionale, con l’obiettivo di proseguire nella razionalizzazione e nell’efficientamento del sistema di mobilità pubblica; prevedere la possibilità di un Fondo Ristori regionale, nel limite delle risorse disponibili, per le categorie più colpite, che integri le misure nazionali.