Coldiretti Liguria: “Bene via libera vendita piante e fiori, ma serve ora l’aiuto di tutti per sostenere il settore”

Boeri: "È ora importante che la Gdo, i mercati e i punti vendita, facciano la loro parte a sostegno di uno dei settori più belli e amati del Made in Liguria”

Presidente Coldiretti Liguria Gianluca Boeri

Genova / Albenga | Le associazioni di categoria hanno accolto positivamente l’atteso chiarimento dal parte del Governo sui dubbi nati tra gli imprenditori floricoli in merito all’interpretazione da dare alle norme restrittive imposte alle attività produttive dal Dpcm del 22 marzo 2020 relativamente ad alcuni aspetti del loro lavoro (leggi QUI: Floricoltura: è possibile la vendita di piante e fiori, al dettaglio e consegna; soddisfazione di Confagricoltura Liguria e Agrinsieme).

È questa, secondo Coldiretti, “una concessione che può dare respiro, almeno in parte, alle oltre 4200 imprese florovivaistiche liguri che, nel giro di due settimane, si sono viste bloccare completamente le possibilità di commercio, sia a livello nazionale sia internazionale, nel momento dove, per molte, si realizza l’80% della produzione annuale. È ora importante che la Gdo, i mercati e i punti vendita, facciano la loro parte a sostegno di uno dei settori più belli e amati del Made in Liguria” (vedi QUI:  Sostegno ai prodotti tipici liguri, l’ass. Mai scrive ai gruppi Gdo; e per le prime risposte, QUI: Coop Liguria: “confermiamo l’impegno a valorizzare e promuovere i prodotti liguri”).

 “Si tratta di un risultato importante – è il commento del presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e dell delegato confederale Bruno Rivarossa –  poiché, per l’emergenza sanitaria in corso, il settore floricolo locale sta patendo una crisi senza precedenti a causa del blocco della mobilità e la chiusura dei negozi fuori confine, oltreché per il divieto, locale e nazionale, di cerimonie come battesimi, matrimoni, convegni, lauree e funerali.  Ad ora il risultato è stata la perdita di fiori e piante che stanno appassendo nei vivai per il crollo, sia interno sia all’estero, degli acquisti di fiori recisi, di fronde e fiori in vaso, e di tutte le produzioni tipiche della primavera. Lanciamo ora un appello alla grande distribuzione, ai mercati e a tutti i punti vendita aperti affinché promuovano la vendita di fiori e piante Made in Liguria e invitiamo tutti i cittadini a mettere fiori e piante nei propri giardini, orti e balconi come segno benaugurante della primavera che segna il momento del risveglio con la mobilitazione #balconifioriti”.

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“Ma dal momento che – concludono Boeri e Rivarossa –  il florovivaismo ligure trova nell’export il massimo mercato di riferimento e viste le perdite che si sono già registrate, perdite irreparabili in special modo per il reciso, servono inoltre, a sostegno del settore, misure urgenti ed immediate da parte delle Istituzioni, che permettano di dare liquidità alle aziende, con finanziamenti a tasso zero e sospensione delle scadenze dei mutui, delle bollette, interventi come la cassa integrazione per i dipendenti e creazione di un fondo straordinario a ristoro della perdita di produzione.”