Albenga / Savona, coronavirus: precisazioni sul caso del paziente deceduto al San Paolo

Non risulta, ad ora, che abbia avuto contatti con il ‘cluster’ savonese né una provenienza da ‘zone rosse’

Ospedale Albenga

Albenga / Savona | Sul caso del paziente deceduto oggi al San Paolo di Savona, transitato per l’ospedale di Albenga. L’uomo aveva 72 anni, è arrivato in autopresentazione alcuni giorni fa da Andora al Punto di primo intervento dell’ospedale di Albenga, inviato dal medico di medicina generale. Presentava problematiche respiratorie. Le sue condizioni si sono aggravate ed è stato quindi trasferito all’ospedale San Paolo di Savona, nel reparto di terapia intensiva. Dal momento che non rispondeva alle normali terapie e manifestava un quadro clinico critico di cui non si comprendeva l’origine, secondo i protocolli liguri di massima prudenza per la salute pubblica, è stato effettuato un approfondimento anche per verificare la positività al coronavirus. L’esito del test, positivo, è arrivato dopo il decesso del paziente.

Non risulta, ad ora, che abbia avuto contatti con il ‘cluster’ savonese né una provenienza da ‘zone rosse’. Procedure attivate: i familiari del paziente sono stati posti in sorveglianza attiva. L’analisi dei percorsi del paziente ha consentito di individuare in sole cinque unità di personale sanitario le possibili e ipotetiche situazioni di esposizione al contagio: i 5 dipendenti sono stati posti in sorveglianza attiva. Tutti gli altri operatori hanno operato senza rischi di esposizione al contagio, perché il paziente, per il suo quadro clinico, è rimasto protetto con maschera respiratoria filtrante assoluta.

“I tamponi positivi al 4 marzo sono 24; in aumento di due rispetto a ieri: 1 positivo dell’Asl2” ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità Sonia Viale durante il punto stampa di stasera, oltre al paziente deceduto al San Paolo, che era transitato ad Andora e per un periodo è stato ricoverato anche all’ospedale di Albenga. “Dei tamponi positivi, ospedalizzati sono 14: uno presso l’Asl1, 5 presso l’Asl2, 7 al Policlinico San Martino e uno a Spezia; a domicilio sono 10. I pazienti in sorveglianza attiva sono 399 (Asl 1: 28; Asl 2: 192; Asl 3: 51; Asl 4: 39; Asl 5: 89), ha precisato Viale che in merito alle azioni di sistema svolte per far fronte all’emergenza ha aggiunto: “Voglio rassicurare la situazione dei dispositivi di protezione, i cosiddetti DPI: ne abbiamo un quantitativo sufficiente non solo per il personale sanitario ma anche per il personale delle pubbliche assistenze, dipendenti o volontari, che siano impegnati nei trasporti dedicati a questa emergenza”. Intanto è arrivata in giornata anche la conferma che il Governo ha deciso di decretare in tutta Italia la chiusura delle scuole fino al 15 marzo.

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Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del nuovo Coronavirus su tutto il territorio nazionale, secondo gli ultimi dati forniti oggi dalla Protezione civile e al momento sono 2706 le persone che risultano positive al virus. Le persone guarite sono 276. I pazienti ricoverati con sintomi sono 1346, 295 sono in terapia intensiva, mentre 1065 si trovano in isolamento domiciliare. I deceduti sono 107, questo numero, però, potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso. Il numero di contagiati nelle singole Regioni è il seguente: Lombardia 1820; Emilia-Romagna 544; Veneto 360; Piemonte 82; Marche 84; Campania 31; Liguria 26; Toscana 38; Lazio 30; Friuli Venezia Giulia 18; Sicilia 18; Umbria 9; Puglia 9; Abruzzo 7; Provincia autonoma di Trento 5; Molise 3; Sardegna 2; Basilicata 1; Calabria 1; Provincia autonoma di Bolzano 1. (effe)