Agricoltura, la Liguria ha raggiunto gli obiettivi di spesa del PSR

Nella foto: Stefano Mai, assessore regionale all’Agricoltura e allo Sviluppo dell’Entroterra

Genova / Regione Liguria. La Liguria ha raggiunto gli obiettivi di spesa del PSR (Programma di sviluppo rurale) 2014-2020, fissati a 62,8 milioni di euro. “Con il risultato certificato oggi – aggiunge il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – smentiamo chi diceva che non avremmo raggiunto gli obiettivi del Programma. Neanche un euro sarà sprecato per un settore così rilevante e strategico come quello dello sviluppo agricolo e agroalimentare, che dà lavoro sia in modo diretto che indiretto, soprattutto sul fronte turistico”.

L’assessore all’Agricoltura e allo Sviluppo dell’Entroterra Stefano Mai, in queste ore, ha ricevuto comunicazione dal Mipaaf del raggiungimento degli obiettivi di spesa sul Programma di sviluppo rurale 2014-2020 da parte della Liguria. “Sono molto soddisfatto – dichiara l’assessore Mai – per il raggiungimento degli obiettivi del PSR 2014-2020. È il risultato di un grande lavoro di squadra messo in campo con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e Agea, negli ultimi mesi, e rappresenta un forte segnale nei confronti del nostro territorio e delle aziende che credono nell’agricoltura e hanno necessità di investire”.

“Abbiamo pagato – aggiunge Mai – circa 65 milioni di euro. L’obiettivo raggiunto non è la fine di un percorso bensì l’inizio e la dimostrazione che il lavoro di squadra stia funzionando e sia indispensabile per il raggiungimento dei risultati. Contiamo entro fine anno di pagare ulteriori 5 milioni di euro e raggiungere la soglia di 70 milioni di euro. Ringrazio il ministro Gianmarco Centinaio per il grande supporto da quando si è insediato al governo: da subito si è attivato ed è riuscito a imprimere un notevole cambio di passo ad Agea. Con la stessa determinazione continueremo questo lavoro per cercare di essere sempre più rapidi nel dare le risposte alle nostre imprese”. Dei 65 milioni di euro, 34 milioni riguardano gli investimenti in agricoltura e forestazione (oltre 1000 beneficiari), 15 milioni di euro per misure di superficie (agroambiente, indennità compensativa, agricoltura biologica). Inoltre, 4 i milioni di euro per insediamento di giovani agricoltori (270 giovani), 2 milioni di euro a favore dei cinque GAL (Gruppi di azione locale)”.

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COMMENTI

“I dati comunicati oggi dal Governatore Toti e dall’assessore regionale all’agricoltura, Mai, – sottolinea Luca De Michelis, presidente ligure di Confagricoltura Liguria – relativi al raggiungimento degli obiettivi di spesa ‘imposti’ dall’UE sul PSR, ovvero sullo strumento principe nel sostegno all’agricoltura, testimoniano l’ottimo lavoro di squadra di tutto il sistema”. “Nonostante le difficoltà iniziali di gestione del Programma – continua De Michelis – il sistema ha evidentemente funzionato al meglio, a cominciare dalla professionalità e capacità imprenditoriale delle aziende agricole impegnate negli investimenti, passando per la precisone e competenza dei nostri uffici tecnici, arrivando all’impegno di Regione, Agea e Ministero”.

I dati – secondo Confagricoltura Liguria – “testimoniano sempre più che l’agricoltura, ancorché rappresenti solo una  parte del PIL ligure, è comparto strategico fatto di altissima professionalità ed aziende molto competitive che investono in innovazione di processo e prodotto, in strutture sempre più all’avanguardia per competere su mercati sempre più ‘allargati’”.

“Se si pensa – sottolinea De Michelis – che sono oltre 1.000 i beneficiari che hanno presentato almeno una domanda di sostegno, a fronte di poco meno di 10.000 imprese agricole censite a livello camerale, nonché che le domande di finanziamento hanno cubato oltre 65 milioni di euro, laddove il contributo medio e di circa il 50 % sull’investimento effettuato, ci si rende conto dell’altissimo livello di un’agricoltura che deve, qui più che altrove, fare i conti con costi di produzione proibitivi per competere”. Ed infatti – sottolinea Confagricoltura Liguria – qui si investe in tecnologia proprio per superare questo gap di costi con i competitori di altre nazioni; sul futuro “Occorre – sottolinea il presidente ligure di Confagricoltura – proseguire su questa strada anche negli anni a venire, a partire dal 2019 che presenta obiettivi di spesa ancor più ‘alti’, raccorciando il più possibile i tempi di ‘gestione’ delle domande, dalla loro presentazione all’ottenimento del finanziamento”.

“È fondamentale – prosegue De Michelis – però ricordare che il PSR è strumento di supporto delle politiche agricole di una regione come di una nazione e non fine delle stesse. Quindi è necessario programmare per tempo il futuro di questo strumento rapportandolo sempre più al quadro dell’agricoltura ligure, sempre più indirizzato, giocoforza, alla crescita delle imprese o al loro accorpamento per poter competere sui mercati, alla certificazione di qualità come valore aggiunto, anche ad esempio con la denominazione d’origine per le aromatiche, con lo sviluppo della ricerca, anche privata, in floricoltura come unico e vero volano del comparto”.

“Il tutto partendo da un settore alle prese con mille difficoltà ma assolutamente strategico anche per la difesa del territorio, per il connubio prodotti agroalimentari – territorio, per tutto ciò che un PSR rappresenta in termini di volano per altri comparti, pensando, ad esempio, che un’impresa agricola che investe per una nuova serra è strumento di lavoro per chi quella serra realizza. Otterremo ciò – chiude la nota di Confagricoltura Liguria – anche se si eviteranno le polemiche e le ‘gufate’ che hanno accompagnato questo difficile anno per il PSR, laddove qualcuno era più impegnato a sperare in un fallimento dello strumento che a darsi da fare perché tutto funzionasse”.

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