Treni – Il “Thello”? Una grande gabola: più lento del vecchio e caro “Ligure” di cinquant’anni fa

di Sergio Bagnoli – Per i pendolari dell’estremo Ponente ligure, e per il ligure in deposito a milanoquelli di tutta la Riviera ad Ovest di Genova in generale, l’esperimento Thello, lanciato da Trenitalia nei giorni scorsi, è una grande gabola. “Per far circolare questo treno che viene definito una vera e propria Freccia Bianca in circolazione tra Milano- Centrale e Marsiglia- Saint Chales, sono stati aboliti due Intercity, molto utilizzati da lavoratori e studenti pendolari, perché la linea Genova- Ventimiglia, ma anche la tratta precedente che si sviluppa tra Liguria, Piemonte e Lombardia, è già satura” dicono, per poi aggiungere come con Thello essi saranno costretti, trattandosi di una Freccia Bianca invece che di un Intercity normale, a pagare il 35% per cento in più per usufruire del servizio.
In poche parole Thello che sarà gestito da Trenitalia e da una società pubblica francese, diversa però da SNCF, per poter circolare ad una decente velocità di crociera ha richiesto la soppressione di due Intercity, molto frequentati, tra il capoluogo lombardo e Ventimiglia. Considerato che tali coppie di treni collegavano molte cittadine lombarde e della Riviera di Ponente tra di loro, ecco che Trenitalia ha ben pensato di imporre a tale nuovissimo convoglio, concepito per un trasporto di lusso molto veloce, le fermate pure nelle stazioni di Pavia, Voghera, Finale Ligure e Diano Marina. Un po’ come se la Freccia Rossa Milano- Roma venisse costretta ad effettuare fermate a Fidenza, San Benedetto Val di Sambro, Figline Valdarno od Orte.
In questo modo Thello impiegherà tra Milano e Marsiglia ben sette ore e venti, cioè cinque minuti in più di quanto cinquanta- quaranta anni fa impiegava il Trans Europa Express “Ligure” per congiungere la “Capitale morale d’Italia” con la metropoli mediterranea francese. Il “Ligure”, come chi ormai è negli “anta” ricorderà, espletava il proprio servizio utilizzando una littorina diesel che nelle forme ricordava vagamente il mitico “Settebello” pur non essendo un elettrotreno. In origine muoveva la mattina presto da Milano- Centrale per raggiungere entro mezzogiorno Ventimiglia e nel primo pomeriggio Marsiglia, prima, ed Avignone, poi. Nel pomeriggio, invece, iniziava il suo tragitto inverso dalla “Città dei Papi”, per toccare Sanremo verso le otto di sera e giungere a Milano attorno alla mezzanotte. Successivamente venne limitato a Marsiglia e vennero utilizzate, una volta pensionate le littorine originali, carrozze normali di ultima concezione. Negli anni settanta del secolo scorso poi venne introdotta un’altra coppia di Trans Europa Express tra Milano e la Riviera di Ponente ma questa volta limitata a Ventimiglia: era il mitico “Cycnus”.
“Che opinione avranno delle Ferrovie italiane i tanti francesi che intenderanno utilizzare Thello per raggiungere Milano, attraverso la Liguria, in occasione dell’Expo dell’anno prossimo? Penseranno che da noi confort e velocità non procedono di pari passo e rinunceranno al viaggio in treno considerando che in automobile da Marsiglia a Milano si impiegano meno di cinque ore” aggiungono i pendolari divertiti, ma anche offesi, di fronte al trionfalismo con il quale l’Assessore regionale al Turismo Claudio Berlengieri ha salutato il nuovo collegamento.

1 Commento

  1. Quindi?
    lasciamo tutto com’è? per andare in Francia continuiamo a cambiare a Ventimiglia con la coda alla biglietteria? e oltre Nizza continuiamo a cambiare anche a Nice Ville visto che i treni per Marsiglia, Lione, Tolosa, Parigi non partono da anni da Ventimiglia? sarà pure una “gabola” ma andare da Antibes ad Alassio o da Menton a Finale con un biglietto e un treno solo dovrebbe essere il minimo nel 2014.

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