Fipe-Confcommercio, rinnovato il Contratto collettivo nazionale

Nella foto: Enrico Schiappapietra

È stato firmato mercoledì a Roma il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti dei settori dei pubblici esercizi, della ristorazione collettiva e commerciale e del turismo. La notizia è arrivata a Savona portando una ventata di ottimismo al settore che attendeva questa svolta da tempo.

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Tra le principali novità ci sono l’aumento di 200 euro in busta paga, il rafforzamento dell’assistenza sanitaria integrativa, la revisione dell’inquadramento del personale e il rafforzamento delle normative in materia di diritti individuali.

A comunicare il rinnovo è stata FIPE-Confcommercio nazionale, la Federazione italiana Pubblici Esercizi, che dopo un’impegnativa negoziazione ha firmato con le organizzazioni sindacali il CCNL, che è stato sottoscritto anche da Legacoop Produzioni e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi e Agci-Servizi.

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Il precedete contratto era scaduto il 31 dicembre 2021, interessa oltre 300 mila imprese e si applica a oltre un milione di lavoratori in tutto il Paese. Rappresenta il terzo contratto di lavoro più applicato in Italia, dopo quello del terziario e del settore metalmeccanico.

«Accogliamo con soddisfazione il rinnovo di un contratto importante – commenta il presidente di Confcommercio Savona, Enrico Schiappapietra -, che arriva alle porte dell’estate e che per questo assume rilevanza e viene letto come un riconoscimento del settore, delle migliaia di persone che lavorano in questo campo e che, con la loro attività, rappresentano un fattore di attrattività, accoglienza oltre che una quota importante del Pil del Savonese e della Liguria».

«Nella nostra provincia il settore conta 4290 imprese attive – interviene Carlomaria Balzola, presidente Fipe Confcommercio Savona –. Si tratta di un rinnovo che era particolarmente atteso e che porta risposte importanti, anche perché arriva alle porte dell’ormai imminente avvio della stagione estiva. Aver sottoscritto il contratto in questo contesto, dopo i danni delle tante recenti emergenze, è segno di responsabilità sociale, capacità di visione, competenza tecnica e coraggio di tutte le parti presenti al tavolo negoziale, che ringraziamo».

In occasione della recente Giornata della ristorazione, lo scorso maggio, Fipe e Confcommercio Savona hanno organizzato un evento a Villa Zanelli, evidenziando le caratteristiche di un settore in salute, che anzi in provincia cresce, offre occupazione stabile e possibilità di carriera.

Nel Savonese il settore della ristorazione è quello che guida la classifica delle imprese del turismo, dando lavoro a centinaia di addetti, dei quali moltissimi giovani al di sotto di 30 anni.

Delle 4290 imprese attive (sedi legali) riferibili al CCNL Turismo, il numero maggiore è rappresentato dai ristoranti, che sono ben 1475 (34%), seguiti da 1242 bar (29%).

Poi figurano gli stabilimenti balneari, 430 realtà in provincia (10%), i 398 alberghi (9%), 185 strutture ricettive di altro genere (4%) e 186 gelaterie e pasticcerie (4%)1.

Dopo la crisi dovuta al Covid, che ha penalizzato moltissimo il settore, la ristorazione savonese ha saputo risollevarsi e oggi è tornata ai livelli di fatturato pre-pandemia.

In particolare, nel rinnovo del CCNL le parti firmatarie hanno previsto una significativa revisione della classificazione e dell’inquadramento del personale, fermi dagli anni Novanta, per renderli più rispondenti alle mutate esigenze del mercato e alle nuove tipologie di offerta.

Sono state rafforzate inoltre le normative in materia di diritti individuali delle lavoratrici e dei lavoratori, come le misure di contrasto alle violenze e alle molestie nei luoghi di lavoro e i congedi per le donne vittime di violenza.

Aspetti di primaria importanza, che Fipe-Confcommercio e Confcommercio Savona avevano già valorizzato, per esempio con il progetto #SicurezzaVera, volto a trasformare i locali in presidi di sicurezza a tutela non soltanto dei clienti, ma anche degli stessi lavoratori, e che oggi vengono sanciti anche dal nuovo contratto.