Consiglio regionale, una mozione di sfiducia nei confronti del presidente della giunta Giovanni Toti

Il Palazzo di Regione Liguria in Piazza De Ferrari a Genova

Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha annunciato, all’inizio della seduta, l’imminente presentazione di una mozione di sfiducia nei confronti del presidente della giunta Giovanni Toti, che si trova agli arresti domiciliari dal 7 maggio scorso in quanto coinvolto in una inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Genova. Il consigliere ha illustrato in aula le motivazioni dell’iniziativa assunta dai gruppi di minoranza. Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha annunciato che il gruppo sottoscriverà la mozione.

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Il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei ha spiegato che la mozione, secondo il regolamento dell’Assemblea legislativa, potrà essere discussa non prima di tre giorni e non dopo i dieci giorni dalla sua formale presentazione e che Ufficio di presidenza integrato definirà le modalità della sua trattazione in aula.

Dopo una breve interruzione, alla ripresa dei lavori il presidente Medusei ha informato l’Assemblea che la mozione, nel frattempo, è stata formalmente presentata. Nel successivo dibattito sono intervenuti alcuni consiglieri.

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Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha chiesto che il presidente del Consiglio regionale Medusei e il presidente ad Interim della giunta Alessandro Piana sciolgano immediatamente il Consiglio regionale; Lilli Lauro (Cambiamo con Toti presidente) ha sottolineato che non tutti i gruppi di minoranza hanno sottoscritto la mozione di sfiducia; Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa Presidente) ha chiesto di stralciare gli ordini del giorno e le mozioni che hanno a che fare con situazioni di dubbia competenza regionale; Roberto Arboscello, Davide Natale del gruppo Pd-Articolo Uno, Fabio Tosi (Mov5Stelle), Ferruccio Sansa e Selena Candia (Lista Ferruccio Sansa presidente) hanno chiesto la convocazione urgente di un Ufficio di presidenza per riprogrammare gli argomenti previsti nella seduta odierna, in quanto sarebbero superati dalle attuali vicende; Veronica Russo (FdI) ha ribadito la necessità di procedere con l’ordine del giorno programmato per oggi; il vicepresidente e presidente ad interim Alessandro Piana ha assicurato che la giunta andrà avanti con le delibere di competenza senza condizionamenti esterni, così come ha fatto nelle settimane scorse, e ha fatto un appello affinché si proceda con l’ordine del giorno in calendario per oggi; Stefano Mai (Lega Liguria-Salvini) ha chiesto all’Assemblea di votare la proposta della minoranza di convocare urgentemente l’ Ufficio di presidenza integrato, chiesto dai consiglieri di minoranza.

Con 11 voti a favore (minoranza) e 17 contrari è stata bocciata la proposta di convocazione urgente dell’Ufficio di presidenza Integrato. Con 17 voti a favore (maggioranza) e 9 contrari è stata approvata la proposta della convocazione dell’Ufficio di presidenza integrato alle ore 17 di oggi per definire le modalità di trattazione della mozione di sfiducia. Al termine delle due votazioni i consiglieri dei gruppi di minoranza hanno abbandonato l’aula e non hanno più partecipato alla seduta.

Consiglio regionale, PD, M5S, LS, LC: “Presentata mozione di sfiducia a Toti e richiesta nuove elezioni: unica strada possibile per restituire dignità alle istituzioni, per evitare una situazione di stallo della Regione”

Dopo l’inchiesta che ha coinvolto il presidente della Regione Giovanni Toti, le opposizioni in Consiglio regionale, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Lista Sansa e Linea Condivisa, hanno dunque presentato questa mattina una mozione di sfiducia – che dovrà essere discussa in aula entro dieci giorni – al presidente della Giunta Regionale Giovanni Toti, chiedendo lo scioglimento del consiglio regionale e lo svolgimento di nuove elezioni.

“È l’unica strada possibile per restituire dignità alle istituzioni, per evitare una situazione di stallo della Regione e garantire un governo regionale che operi nella piena legittimazione democratica e politica. Al di là delle valutazioni di carattere giudiziario, dal punto di vista politico-amministrativo quanto è emerso dall’inchiesta è un’immagine degradata dell’utilizzo dell’istituzione pubblica, con lo spostamento delle decisioni strategiche dalle sedi istituzionali e democratiche ad altre improprie, in un quadro in cui le normali condizioni di trasparenza e legalità della pubblica amministrazione appaiono diffusamente piegate a interessi di parte”, scrivono nella mozione i Gruppi di opposizione Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Lista Sansa e Linea Condivisa.

“Il fallimento politico della Giunta Toti – proseguono – è ormai evidente e conclamato, a partire dalla gestione sanitaria, in profondo disavanzo, proseguendo per le politiche ambientali, ai trasporti, dalle infrastrutture alla casa, dal sociale alla cultura. A questo fallimento politico si aggiunge il blocco nei fatti dell’attività amministrativa e istituzionale della Regione, minata nelle sue fondamenta dagli ultimi accadimenti. In questo contesto e per la tutela dell’Ente regione, anche gli uffici regionali adotteranno ulteriore prudenza nella valutazione delle singole procedure, con inevitabili ritardi nell’ordinaria attività amministrativa e gestionale. Visto il perdurare di questa condizione di instabilità politica e amministrativa, unitamente a una già complessa situazione economico e sociale, l’avvitamento istituzionale rischia di acutizzarsi ulteriormente con danni importanti e irreparabili all’economia e alla società ligure”.

“Ci troviamo di fronte a una Giunta e a una maggioranza che non ha le condizioni politiche per proseguire, dimezzata per potere e funzioni, senza l’autorevolezza necessarie per gestire nella pienezza delle proprie competenze e con la credibilità necessaria le sfide che riguardano la nostra regione. Una situazione insostenibile, per gli interessi generali della regione, a partire dalla tenuta economica e sociale, che non può proseguire”, concludono i Gruppi di opposizione Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Lista Sansa e Linea Condivisa.