Premiata Silvia Arnaud Ricci a Orticola 2024 per il salvataggio di Villa della Pergola

Nella foto: Danda Santini, Silvia Arnaud Ricci, Assessora ElenaGrandi Assessora ambiente e verde di Milano, Filippo Pizzoni vicepresidente di Orticola, Simonetta Tavella, Antonio Ricci

In occasione di Orticola 2024, la celebre tre giorni dedicata al verde che si tiene ogni anno ai Giardini Indro Montanelli a Milano, è stata premiata la creatività e la bellezza. E come ogni anno da 12 anni è stato conferito il premio a una donna che si è distinta per il suo lavoro nel verde.

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Quest’anno il prestigioso premio Orticola – Io donna, è stato assegnato a Silvia Arnaud Ricci, per il suo impegno nel restaurare e restituire alla comunità, con i Giardini di Villa Della Pergola e l’Orto Rampante ad Alassio, tratti importanti del patrimonio paesaggistico e storico del nostro Paese.

L’Impegno di Silvia – il racconto

La mente di questo grandioso progetto, che ha portato al recupero e alla rinascita di quest’area di Alassio, è stata negli anni proprio Silvia Arnaud Ricci, 69 anni, storica dell’arte e giardiniera per passione. “È stata la nostra pazzia”, commenta Silvia l’idea visionaria condivisa con il marito Antonio Ricci. “Anche Antonio è specializzato in storia dell’arte. Amiamo la nostra terra”.
Questo amore, unito a un ammirevole spirito di mecenatismo, ha ispirato il salvataggio di Villa della Pergola nel 2006.

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“Come storica dell’arte, ho lavorato alla salvaguardia dei beni culturali – dice Silvia Arnaud Ricci. Per me sono importanti, rappresentano un patrimonio di tutti noi, da condividere. Quando abbiamo saputo che questa proprietà sarebbe finita all’asta e che c’era un rischio reale che parte della collina verde di Alassio diventasse oggetto di una speculazione immobiliare abbiamo deciso di partecipare all’asta. Siamo riusciti a strappare a importanti gruppi di costruttori i lotti in vendita. Qualcuno ci ha presi per matti, altri hanno immaginato che avessimo in testa qualche progetto faraonico. Invece volevamo solo dare un segnale importante: è possibile far rivivere una proprietà con grande valore storico preservandola, restaurandola e valorizzandola.

Abbiamo riscritto il destino di Villa della Pergola che è diventata una storia di resistenza e resilienza, in cui il genius loci e l’amore per la propria terra hanno sconfitto il cemento e la distruzione. Come famiglia siamo contenti di averlo fatto. Abbiamo salvato un pezzo di patrimonio storico e culturale di Alassio e della Riviera Ligure”.

Confesso che durante l’asta per un attimo avevo sperato che non vincessimo, perché sapevo che mi aspettava un lavoro immenso racconta ancora Silvia Arnaud Ricci -. Quando abbiamo preso possesso della proprietà abbiamo iniziato a esplorare, a guardarci intorno: c’erano le Ville che avevano bisogno di un grosso restauro e c’era il Parco, che, solo memore dei fasti di un tempo di cui si favoleggiava, da lontano appariva come una grande macchia verde. La situazione era critica: dovevamo capire cosa ci fosse sotto quella coltre di abbandono. Abbiamo iniziato una pulizia accurata del Giardino, di tutti i 22 mila metri quadrati che lo componevano.

Per sette mesi abbiamo lavorato ininterrottamente e non sono mancate le sorprese. Preoccupanti e scoraggianti. Ma è in quel momento che abbiamo anche iniziato a immaginare e sognare quello che sarebbe potuto diventare”.

Silvia Arnaud Ricci si avvale da subito della collaborazione di due cari amici: l’architetto Ettore Mocchetti, che ha curato il restauro degli edifici, e il paesaggista Paolo Pejrone, che ha curato i giardini. “Abbiamo iniziato da Villa della Pergola, destinata a diventare struttura ricettiva e aperta agli ospiti nel 2010», spiega Silvia Arnaud Ricci. «In parallelo a questi lavori, nel 2007 abbiamo avviato il restauro del parco, partendo dalle parti più vicine ai due edifici. Abbiamo lavorato per circa sei anni. Abbiamo aperto i giardini al pubblico restituendoli alla collettività il 5 maggio 2012 con un’apertura straordinaria in collaborazione con il FAI. Una giornata memorabile con oltre 12 mila visitatori in un solo giorno. Il Parco era di nuovo vivo, pronto a superare i fasti di un tempo, con la cura, l’amore e il rispetto che un luogo come questo meritava”.

Il premio celebra il verde e l’azione di preservare e salvare il nostro territorio: le dichiarazioni dei promotori

Filippo Pizzoni, vicepresidente di Orticola di Lombardia, ha sottolineato l’importanza del premio: “il mondo dei giardini e dei vivai è un mondo molto interessante dove tante persone si sono sempre distinte, le donne in modo particolare. Sono particolarmente contento di questo premio quest’anno, particolarmente sentito e importante perché non si tratta solo di piante o di giardini, ma anche di salvare pezzi di territorio italiano che purtroppo è sempre sotto attacco e può essere portato via da un momento all’altro”.

Prosegue Danda Santini, diretttrice di iO Donna: “il verde è di tutti, deve essere di tutti, sempre di più, è un impegno anche sociale il nostro con il nostro premio. In particolare quest’anno. Noi abbiamo premiato botaniche, scienziate, illustratrici, scrittrici, però questa volta c’è un qualcosa di più che ci fa intravedere qualche cosa di molto utile, molto importante per il nostro paese. Perché Silvia Arnaud Ricci si è assunta un rischio importante, rilevando nel 2006 una meraviglia Italiana in Liguria, ad Alassio, che però in quel momento versava in condizioni molto, molto difficili”.

Conclude Elena Eva Maria Grandi, Assessora all’Ambiente e Verde del Comune di Milano:“sono felice di consegnare questo premio a una persona straordinaria. Vi faccio i complimenti: è bello sentire parlare con tanto entusiasmo e tanto coraggio di come sono stati recuperati il giardino, le ville, l’arte, la cultura, la tradizione, e di come sono stati salvati i nostri suoli. Noi tutti dovremmo imparare da voi, da chi ci crede, da chi si impegna per lasciare ai nostri giovani un futuro migliore. Quindi davvero grazie perché voi avete fatto uno sforzo immane, sicuramente siete un modello da seguire: ognuno può farlo con i suoi mezzi, con i suoi strumenti, con le sue competenze. L’importante è fare”.

Nella foto: Giardini di Villa della Pergola, Glicini (Crediti: ph. Matteo Carassale)

Un’avventura incredibile lunga quasi un ventennio: la ricostruzione della storia di Villa della Pergola e del suo parco

Prosegue il racconto di Silvia Arnaud Ricci: “Ricostruire la storia di Villa della Pergola è stata un’altra meravigliosa avventura che ci ha impegnati tutti in prima persona. Ancora oggi ci porta a conoscere persone e luoghi che hanno avuto un legame con questo luogo. Grazie all’aiuto di studiosi locali di storia inglese, di amici e conoscenti abbiamo intrapreso un rigoroso percorso di ricerca storico-filologica per recuperare e riscoprire il sorprendente passato di Villa della Pergola. Abbiamo viaggiato in giro per il mondo allo scopo di ottenere più informazioni possibili. Abbiamo contattato e conosciuto gli eredi delle famiglie McMurdo e Hanbury. Nel caso dei Dalrymple, invece, sono stati proprio loro a cercarci! Queste famiglie, che di Villa della Pergola hanno scritto la storia, ci hanno aiutato a ritrovarla, insieme a mille curiosità e piccoli ma fondamentali dettagli. Abbiamo anche incontrato e raccolto testimonianze di persone incredibili. Nel 2009 abbiamo conosciuto l’ultracentenario William Robinson, che a soli 13 anni è stato il secondo chaffeur di Daniel Hanbury dal 1927 al 1938. Alla guida della mitica Rolls Royce Silver Ghost ogni anno intraprendeva un viaggio di due settimane per portare la famiglia Hanbury dall’Inghilterra ad Alassio. Nella sua memoria aveva ancora impresso il viaggio che durava 12 giorni. Abbiamo anche avuto il privilegio di raccontare la nostra storia in presenza di importanti personalità come Re Carlo III, all’epoca principe, e Theresa May, grazie a noi oggi conoscono Villa della Pergola e Alassio”.

Nella foto: Villa della Pergola, il Villino e i Giardini (Crediti: ph. Daniele Castellaro)

Oggi Villa della Pergola è indiscutibilmente la perla di Alassio. Un parco di 22 mila metri quadrati che racchiude collezioni botaniche uniche, come gli agapanti e i glicini, e gli edifici storici. Villa della Pergola è incastonata su una collina affacciata sul golfo, che include altri 180 mila metri quadri di terreni terrazzati, in cui si trova anche l’azienda agricola biologica L’Orto Rampante dove si svilupperà il progetto di Renzo Piano.

I Giardini di Villa della Pergola sono un’attrazione che richiama da tutto il mondo appassionati di giardinaggio e semplici curiosi. Nel 2022 sono stati premiati come “Parco più bello d’Italia”.

Curiosità: il significato simbolico del premio

A Silvia Arnaud Ricci è stata consegnata la targa dipinta dall’artista Naïs, che accoglie il testo della motivazione in un sipario di elementi naturali, piante, fiori in un moto morbido e avvolgente, dove la figura femminile simboleggia la fusione e l’unione cui l’umanità deve aspirare per un futuro migliore.