“Pane al pane”: Confartigianato e Associazione Panificatori insieme per salvaguardare l’integrità tradizionale del pane

L’obiettivo primario è distinguere il pane tradizionale, preparato con farine di origine vegetale, acqua, sale, agenti lievitanti e ingredienti alimentari tradizionalmente utilizzati in quantità significativa per il consumo umano nell’Ue prima del 15 maggio 1997, da varianti che utilizzano ingredienti non convenzionali, come la polvere di grilli.

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Il pane è molto più di un alimento è da sempre un simbolo di identità, storia e tradizione che continua a unire le persone e a celebrare la nostra cultura. Occorre quindi valorizzare e tutelare l’arte di panificazione, una delle più antiche nella storia dell’umanità. Tecnica e qualità stanno alla base del buon pane che nasce esclusivamente da ingredienti genuini e di qualità, come il grano della filiera.

La categoria dei panettieri della provincia Savonese difende a spada tratta l’ integrità tradizionale del pane e la sua lavorazione che si avvale da sempre di una produzione antica fatta di bighe a lievitazione naturale e con poche qualità” – spiega Gianni Manzone Portavoce dei Panificatori della provincia di Savona -“Per stare a passo con i tempi ed essere concorrenziali a un mercato sempre più esigente ci siamo dovuti adattare a fare il pane con differenti farine e a svariati tipi di lievitazione: dal pane ai cereali a quello di segale, al pane proteico al procorn. Tutto questo ci ha portato a un’evoluzione della nostra cultura di panificazione integrando prodotti nuovi con dei semilavorati che porta a una produzione basata su diversi tipi di lievitazione e utilizzando svariati tipi di lavorazione. E ci siamo adattati. Ma ora questa nuova tecnica con farine di insetti con tutta la nostra buona volontà ci sembra che stravolga completamente il modo di fare il pane e per questo che chiediamo un po’ di rispetto per una categoria come la nostra che ha fatto e fa uno dei mestieri tra i più vecchi del mondo“.

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Anche Confartigianato è scesa in campo a fianco dei panettieri per difendere la categoria: “La panificazione è un’arte antica che conta in Italia oltre 20 mila imprese di cui circa 600 attive in provincia di Savona. Rappresentanti di un artigianato che incarna la nostra cultura, mai come in Liguria i “prodotti da forno” hanno un peso sull’ economia del turismo enogastronomico tanto che nella nostra regione possiamo parlare di economia della focaccia. L’utilizzo di farine di origine diversa da quella vegetale è uno stravolgimento troppo grande che va a intaccare le radici profonde della cultura artigiana e va a disequilibrare una rete che parte dall’ agricoltura e dai mulini dell’entroterra fino al cliente finale con conseguenze anche sull’ occupazione.” Dichiara Fulvia Becco direttore dell’associazione savonese

E per tutelare a livello normativo europeo questo prodotto nasce la campagna pubblica “Pane al pane”, frutto dell’incontro tra panificatori cuneesi in visita all’Europarlamentare Gianna Gancia a Bruxelles. “Si tratta del risultato tangibile di una profonda riflessione su ciò che il pane rappresenta per la nostra cultura e per la nostra storia”- commenta l’Europarlamentare On. Gianna Gancia il cui personale coinvolgimento nel mondo dei panificatori con alcuni membri della sua famiglia ha amplificato il significato del suo impegno alla causa– “Questo dialogo aperto e costruttivo ha guidato l’adozione di una campagna volta a preservare l’integrità del termine “pane” e a tutelare le tradizioni legate alla panificazione promuovendo denominazioni chiare e non ambigue. Chiamiamo le cose con il loro nome: il pane deve esse pane, la carne deve essere carne, il miele deve essere miele. Se il termine “pane” viene esteso a preparazioni a base di farine o polveri alternative come quella di grilli, ciò potrebbe non solo alterare il gusto famigliare, ma anche sfidare le radici culturali profonde che il pane rappresenta”.

Per sottoscrivere la petizione “Pane al pane” è stato predisposto online un sito dedicato e ci si può rivolgere alle panetterie che aderiscono all’iniziativa. Sul sito del Parlamento europeo al link: Home | PETI | Commissioni | Parlamento Europeo (europa.eu)