Eventi climatici: solo il 22% dei savonesi considera al sicuro la propria casa

Il cambiamento climatico e gli eventi estremi sembrano aver aumentato il livello di attenzione degli abitanti di Savona. Pensando alla propria casa, solo il 22% la ritiene al sicuro e non percepisce questo tipo di rischio. Otto su dieci (80%) al contrario si dicono più sensibili di quanto non fossero anche solo pochi anni fa e di questi più della metà, il 41%, si dice fortemente preoccupato che con l’intensificarsi dei fenomeni la propria abitazione possa subire danni anche molto rilevanti nel prossimo futuro. Lo rileva l’ultima ricerca dell’Osservatorio Sara Assicurazioni (*Indagine CAWI condotta dall’istituto di ricerca Nextplora su di un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d’età, genere ed area geografica).

Questa preoccupazione nel corso degli ultimi anni ha persino spinto oltre un savonese su quattro (28%) a pensare di trasferirsi in una zona più sicura, anche se la sensazione generale è che ormai questi eventi possano capitare ovunque e non ci siano aree che possano dirsi a rischio zero.

Il nostro Paese è infatti particolarmente esposto ai fenomeni calamitosi. Secondo l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), il 94% dei comuni italiani è a potenziale rischio di frane, alluvioni ed erosione costiera. Lo scorso anno, inoltre, come sottolinea l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, in Italia si sono registrati 16.307 terremoti, uno ogni 30 minuti, in linea col 2022.

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Per ridurre questi rischi e le loro conseguenze su persone, beni e abitazioni, secondo i savonesi sono in primo luogo necessari interventi per la messa in sicurezza del territorio e il contenimento del rischio idrogeologico (56%). Occorrerebbe inoltre migliorare la sicurezza degli edifici esistenti (39%) e investire in tecnologia (28%), soprattutto in funzione preventiva, ad esempio attraverso sensori di allerta.

Per ridurre ulteriormente gli effetti di questi fenomeni, il 57% degli abitanti di Savona oggi valuterebbe di assicurare la propria casa contro un 43% di restii. Se le ragioni del “no” sono soprattutto legate alla poca conoscenza di questo tipo di polizze (30%) e alla presenza di altre spese da sostenere (26%), a spingere circa sei savonesi su dieci verso questa possibilità sono invece la volontà di tutelarsi economicamente in caso di danni e la maggior sensibilità dichiarata a questi rischi.

La maggior frequenza e intensità degli eventi naturali rappresenta un serio fattore di rischio per il Paese – dichiara Marco Brachini, Direttore Marketing, Brand e Customer Relationship di Sara Assicurazioni – “Una polizza assicurativa sulla casa attraverso le opportune garanzie permette di tutelarsi dai danni prodotti dai fenomeni naturali riducendo l’impatto sul proprio patrimonio”.