CIRO (Italy for Climate): Liguria da record con un taglio delle emissioni del 65% dal 1990

La regione si distingue a livello nazionale per diverse best practice in termini di sostenibilità ambientale, analizzate in dettaglio dalla nuova piattaforma CIRO, realizzata da Italy for Climate in collaborazione con Ispra, che utilizza 26 indicatori articolati in 8 aree tematiche (emissioni, energia, rinnovabili, edifici, industria, trasporti, agricoltura e vulnerabilità)

rana che nuota nel blu

La Liguria è la regione italiana che più ha ridotto le emissioni di gas serra pro capite dal 1990 ad oggi, registrando un record di -65%, anche grazie alla chiusura di un’importante centrale termoelettrica alimentata a carbone. Ottime performance anche nel settore industriale, sia per emissioni che per consumi di energia in rapporto al valore aggiunto, e nel settore dei trasporti, nel quale la regione registra il minor numero di auto per abitante (559 ogni 1.000).

Questi sono solo alcuni degli elementi che qualificano la performance climatica della Liguria, esaminata in dettaglio dalla nuova piattaforma CIRO (Climate Indicators for Italian RegiOns), realizzata daItaly for Climate – centro studi della Fondazione per lo sviluppo sostenibile– in collaborazione con Ispra, che raccoglie, analizza con indicatori originali e mette a confronto dati e buone pratiche ambientali adottate dalle Regioni italiane per guidarle nel processo di decarbonizzazione dei propri territori.

Uno strumento intuitivo e fruibile con cui Italy for Climate intende fornire al dibattito pubblico e alle Amministrazioni locali un quadro completo e aggiornato che consenta di identificare, per singola regione e in confronto alle altre, gli elementi di forza, le aree di miglioramento e le migliori pratiche da adottare attraverso 26 indicatori articolati in 8 aree tematiche: emissioni, energia, rinnovabili, edifici, industria, trasporti, agricoltura e vulnerabilità.

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Andrea Barbabella, Coordinatore di Italy for Climate: «Per guidare con successo un territorio verso la transizione energetica è essenziale avere una visione completa dell’andamento dei principali indicatori climatici della regione, per identificare quali sono le aree che richiedono lo sviluppo di strategie mirate ed efficaci per mitigare e affrontare la crisi climatica. Con quest’obiettivo, insieme a Ispra, abbiamo voluto sviluppare una piattaforma di condivisione di dati e buone pratiche, selezionando 26 indicatori chiave, molti dei quali frutto di specifiche elaborazioni originali, per una lettura intuitiva e comprensibile dei principali indicatori in gioco».

Le 8 aree tematiche di CIRO che individuano le migliori performance della Liguria in dettaglio

  1. Emissioni: la Liguria è la prima regione in Italia per assorbimenti naturali in rapporto alla superficie (con 324 tonnellate di gas serra assorbite per km quadrato, contro una media nazionale pari a 91). Anche le emissioni pro-capite sono inferiori alla media nazionale.
  2. Energia: I consumi di energia pro-capite della Liguria sono in linea con la media nazionale, mentre il mix energetico è caratterizzato da una maggiore quota di petrolio e da una minore quota di rinnovabili, oltre che dalla presenza di carbone.
  3. Rinnovabili: la Liguria si posiziona poco sotto la media nazionale per quanto riguarda i nuovi impianti rinnovabili installati nel 2022 in rapporto alla superficie, un risultato apprezzabile dal momento che è anche la Regione con la più bassa quota di energia da fonti rinnovabili in Italia e che nel 2022 non ha avviato nessuna comunità energetica rinnovabile.
  4. Trasporti: la Liguria ha il tasso di motorizzazione più basso in Italia, con sole 559 auto ogni mille abitanti (mentre la media nazionale è 681), e detiene anche il primato nazionale per numero di passeggeri trasportati dal TPL in rapporto alla popolazione; decisamente meno positiva, invece, la performance sulle immatricolazioni di auto elettriche e quella sulle emissioni pro-capite nel settore dei trasporti.
  5. Edifici:i consumi medi degli edifici (189 kWh/mq) sono i più bassi d’Italia, mentre le emissioni pro capite e la quota di consumi elettrici sono abbastanza in linea con la media nazionale; la quota di edifici in classe A è ancora, purtroppo, molto bassa.
  6. Industria: la performance è generalmente positiva in rapporto al valore aggiunto prodotto dalla Liguria, sia per le emissioni di gas serra che soprattutto per i consumi di energia, che sono i più bassi d’Italia; la quota di consumi elettrici è allineata con la media nazionale.
  7. Agricoltura: la performance della Liguria nel complesso è positiva, avendo sia le emissioni agricole pro capite che il numero di bovini allevati in rapporto alla popolazione più bassi in Italia; anche l’uso di fertilizzanti per ettaro è inferiore alla media nazionale mentre la quota di agricoltura biologica è in linea con la media.
  8. Vulnerabilità: per quanto riguarda la vulnerabilità del territorio, sia il tasso di consumo di suolo che le perdite della rete sono abbastanza in linea con la media nazionale; nel 2022 la Liguria ha registrato un numero di eventi estremi leggermente inferiore alla media nazionale. Tuttavia, resta significativa la quota di popolazione esposta a rischio alluvione.

Italy for Climate è un’iniziativa della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, in partnership con Enea, Ispra ed RSE, e promossa da A2A, Chiesi, Conou, Davines, Edison, Elettricità Futura, H&K Strategies, illy, Italian Exhibition Group, Terna.