Work song, i canti di lavoro incontrano il jazz

In scena per la prima volta a Savona “Work Song”, un concerto di sicuro interesse musicale, sociale e culturale nella rilettura jazz dei canti di lavoro.

Domenica 23 luglio, alle ore 21.30, la Fortezza del Priamar vivrà una serata all’insegna della contaminazione tra musica folk e jazz. Un progetto significativo, per la prima volta in scena a Savona, in cui partecipano figure di fama nazionale, come la dirompente Cristina Zavalloni che insieme alla musica di Bebo Ferra (chitarra), Lorenzo Cimino (tromba), Guglielmo Pagnozzi (sax), Furio Di Castri (contrabbasso) e Alessandro Fabbri (batteria) trasformeranno il palco in un luogo di dialogo squisitamente artistico: la canzone è infatti la forma più utilizzata per fare musica tra lavoratori e parlare della loro condizione.

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Probabilmente il lavoro è, insieme all’amore, l’attività umana di cui di più la musica si è occupata di più: brani musicali nati nei campi degli schiavi e nelle aie contadine, spesso cantati per mantenere tempo e coordinazione nello svolgimento delle mansioni, ma anche canzoni di lotta e di protesta, canzoni popolari, il rock e le sue derivazioni, il jazz e persino la musica di area colta o classica.

Un progetto nato dare il giusto spazio e ruolo a questo tema attraverso la rilettura, in altra chiave, di canzoni che se ne sono occupate, dai canti di lotta a quelli popolari alla canzone d’autore, con l’idea che l’arte è il modo più forte e il migliore per avere identità, riconoscersi in una comunità di valori e interessi e prendere consapevolezza che anche gli artisti, prima di tutto, sono lavoratori.

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