Alassio, Giorno della Memoria

Le iniziative per celebrare la ricorrenza e per sensibilizzare la cittadinanza, i giovani e i ragazzi e le ragazze delle scuole di Alassio

Auschwitz

Anche quest’anno la Biblioteca civica di Alassio in occasione della celebrazione del “Giorno della memoria” del 27 gennaio ha dato seguito ad alcune iniziative finalizzate alla sensibilizzazione sull’importanza della memoria, della storia maestra di vita.

“Abbiamo provveduto all’acquisto di materiale documentale sull’argomento, andando così ad arricchire una bibliografia tematica di ben oltre cento titoli, per ogni fascia d’età – spiega Paola Cassarino, Consigliera incaricata alla Cultura del Comune di Alassio – Contestualmente abbiamo attuato un’azione di promozione della lettura con una raccolta mirata di libri ed opere dedicate alla Shoah e all’Olocausto distribuite ed evidenziate nelle aree di pertinenza per bambini, ragazzi e adulti; saggistica e narrativa. Infine, presso i plessi scolastici nei giorni precedenti e successivi al 27 gennaio, sono state programmate letture animate per la scuole, per portare laddove si trovano i terreni più fertili, il messaggio di questa Giornata di commemorazione”.

Il Comune di Alassio, attraverso i social media, ma anche con una fitta campagna di affissione di manifesti e locandine ha voluto sottolineare la ricorrenza.

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“Il 27 gennaio è la data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, Giorno della Memoria – si legge sul manifesto firmato dal sindaco di Alassio, Marco Melgrati – al fine di ricordare la
Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.

“Anche quest’anno – prosegue Melgrati – è necessario un momento di riflessione comune su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere. In quei tragici momenti tuttavia ci sono stati alti esempi di eroico aiuto ai perseguitati, in particolare molti gli italiani che sono stati riconosciuti giusti fra le nazioni e che hanno contribuito concretamente a salvare delle vite umane “Giusti tra le nazioni italiani”.”​