Savona, la giunta approva il regolamento dei beni comuni

facciata Palazzo del Comune di Savona

A Savona è stato approvato in giunta il Regolamento dei Beni Comuni, strumento giuridico innovativo che norma la collaborazione tra amministrazione e cittadini per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa di beni materiali o immateriali di interesse generale.


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Dicono gli assessori all’Educazione alla Cittadinanza attiva, Gabriella Branca, e alla Comunità, Riccardo Viaggi, che hanno seguito il lungo iter dell’approvazione del Regolamento: “Quello dei beni comuni è un tema che abbraccia trasversalmente tutte le attività e le funzioni a rilevanza pubblica. Il Regolamento è un’opportunità di condivisione di risorse e impegni tra pubblico e privato, di socialità all’interno della comunità locale, di valorizzazione degli immobili comunali e degli spazi pubblici, di riconoscimento delle attività proposte dai cittadini per il perseguimento dell’interesse pubblico. E anche di grande valore civico, perché la partecipazione e la condivisione dei cittadini serve a rigenerare il senso della comunità che in questi anni, per ragioni diverse, è scemato. D’altra parte a Savona la collaborazione con il Terzo Settore (imprese sociali, comitati, associazioni) ha radici profonde nel valore della solidarietà che da sempre ha animato e accompagnato la nostra comunità e la sua storia”.

Dopo il passaggio in Consiglio Comunale, l’amministrazione aprirà una fase di raccolta delle proposte da parte dei cittadini e delle associazioni, poi sceglierà le prime esperienze da far partire attraverso la stipula di singoli Patti di Collaborazione. Nel frattempo sarà reso operativo l’ufficio del Comune dedicato ai Beni Comuni.

Branca aggiunge: “Con l’assessore Viaggi abbiamo portato nel convegno alla Sibilla di qualche mese fa i sindaci che da anni sperimentano con successo questo modello di amministrazione condivisa che innalza la qualità della vita, perché crea una sorta di alleanza tra cittadini e amministrazione in cui tutte e due le parti si adoperano per trovare soluzioni a problemi di interesse generale. I sindaci e i loro dirigenti nel corso del convegno hanno portato esempi pratici di cittadinanza attiva che vanno dalla gestione di un teatro che rischiava di chiudere all’animazione di un parco pubblico, dalla cura dei fiori nelle aiuole del quartiere ai corsi pomeridiani organizzati dai genitori in una scuola fino all’organizzazione complessa di una biblioteca. In Italia ormai gli esempi sono migliaia, ma anche a Savona le cose si stanno muovendo e sono già diversi i cittadini che si sono fatti avanti con proposte di grande interesse collettivo. Ora abbiamo lo strumento per incanalare queste energie positive”.