Tutori volontari per minori stranieri, appello di Lalla ai liguri: «partecipate alla formazione»

II ministero dell’Interno ha introdotto misure di sostegno per i volontari che aderiscono al programma

Francesco Lalla

Si aprono anche in Liguria nuove opportunità per i Tutori volontari dei minori stranieri non accompagnati: il Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministero dell’Economia e Finanza, ha stanziato fondi per riconoscere l’impegno di quanti mettono a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze per favorire l’integrazione dei giovanissimi che giungono in Italia senza famigliari. Grazie ad un decreto viene riconosciuto, attraverso il Tribunale per i minorenni, un rimborso spese per i trasferimenti effettuati durante il periodo della tutela, vengono rimborsati i datori di lavoro privati per i permessi di lavoro retribuiti rilasciati ai Tutori per una quota del 50% della retribuzione pagata sino a 60 ore annue e, infine, definisce l’erogazione di una indennità qualora i compiti assunti si siano rivelati particolarmente complessi e onerosi.

Il Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Francesco Lalla, insieme al responsabile dell’Ufficio Dario Arkel, accoglie con soddisfazione questo intervento del Governo e lancia un appello: «Ribadiamo l’ineludibilità del Tutore Volontario all’interno dei processi di accoglienza, per ragioni etico-umanitarie ma anche per scopi preventivi della devianza, e invitiamo la popolazione residente in Liguria ad aderire al Bando per accedere al ruolo».

Finora l’Ufficio del Garante ha formato 180 tutori in Liguria e altri 25 saranno formati entro l’anno.

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