Siccità, Regione Liguria; assessore alla protezione civile presenta a Savona il piano di riparto

Oltre 1,4 milioni di euro ottenuti grazie al riconoscimento dello Stato di emergenza

euro costruzione

L’assessore regionale alla Protezione civile ha presentato questa mattina nella sede della Provincia a Savona il Piano di riparto di 1.455.500 euro che sono stati assegnati dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile a seguito del riconoscimento dello stato di emergenza per la siccità dell’estate 2022 sul territorio regionale.

La richiesta di interventi urgenti finalizzati a contrastare la situazione di deficit idrico era stata formulata da Regione Liguria a luglio scorso dopo la dichiarazione di “alta severità idrica” da parte delle Autorità di Distretto del bacino del Po e dell’Appennino Settentrionale, in cui ricadono rispettivamente i bacini padani e tirrenici della Liguria e ammontava a euro 7.040.000.

Il riconoscimento dello stato di emergenza è stato accompagnato dallo stanziamento a livello regionale di 5,7 milioni di euro per far fronte agli interventi più urgenti, di cui 1.409.680 euro per il territorio savonese e in particolare per i Comuni di Albisola Superiore, Altare, Carcare, Cengio, Dego, Millesimo, Savona, Spotorno, Stella, Varazze. Per un totale di 12 interventi.

Advertisements

“La richiesta dello stato di emergenza e il suo riconoscimento – ha sottolineato il Presidente di Regione Liguria – è stato un passaggio indispensabile per ricevere i finanziamenti e poter così intervenire in modo strutturale rispetto alla grave siccità che questa estate ha colpito il nostro territorio, consentendoci da un lato di rispondere alle emergenze, dall’altro di limitare il rischio che una situazione analoga si ripeta in futuro. Con queste risorse potremmo mettere in campo le opere di somma urgenza così da dare respiro alla nostra rete idrica”.

“L’erogazione di oltre 1,4 milioni di euro per il territorio savonese da parte del dipartimento nazionale di Protezione Civile – aggiunge l’assessore regionale alla Protezione civile – equivale in sostanza alla quasi totalità di risorse necessarie per far fronte a tutti gli interventi proposti. L’istruttoria è stata portata avanti con l’Ato idrico in capo alla Provincia della Savona. In questo modo sono state individuate le opere più urgenti sulla base di livelli di priorità, secondo una logica emergenziale”.

“Stiamo andando sui territori – continua l’assessore alla Protezione civile – per condividere il piano e illustrare ai sindaci le istruttorie tecniche sulla base delle quali sono state effettuate le scelte, sottolineando che gli interventi saranno realizzati dai gestori del servizio idrico. In questo caso abbiamo presentato interventi di somma urgenza destinati a evitare il rischio di razionamento idropotabile delle popolazioni”

Gli interventi previsti a Savona, come tutti gli altri, sono di tipo emergenziale destinati in parte a coprire i costi dell’approvvigionamento con autobotti, fino a interventi più corposi relativi alle interconnessioni acquedottistiche o di pozzi. Secondo una doppia possibilità: da un lato ristorare i gestori che hanno dovuto anticipare i soldi, o per saldare interventi già effettuati, dall’altro per realizzarne ex novo. Con un intervento particolarmente importante rappresentato dal potenziamento della rete idrica esistente, tramite la nuova condotta di adduzione dal bacino del torrente Sansobbia.