Finale in swing per l’Albenga Jazz Festival 2022

di Alfredo Sgarlato – Si è chiusa la decima edizione dell’Albenga Jazz Festival, quest’anno ricco di presenze internazionali che hanno portato centinaia di persone ad affollare festose le piazze della città. Antipasto pomeridiano con l’incontro col liutaio ingauno Santo Vruna, le cui chitarre sono vendute in tutto il mondo, e quindi il concerto dell’ Ensemble di chitarre del Conservatorio di Nizza diretto da Florian Beaudrey, dotato di strumenti costruiti da Vruna. L’ensemble ha suonato un piacevolissimo excursus nel mondo della musica chitarristica, da Telemann a McCartney (la dolce “Blackbird”) a un medley di brani di Sting passando per composizioni barocche, contemporanee, sudamericane, dall’est europeo, deliziando i numerosi spettatori.

Alla sera il concerto degli Alma Swing, con la partecipazione speciale di Bireli Lagrene, chitarrista alsaziano esponente della grande tradizione Manouche di cui Django Reinhardt fu il massimo esponente. Bambino prodigio, Lagrene pubblica il primo LP a soli 14 anni, e ancora ragazzo condivide il palco con giganti del calibro di Jaco Pastorius, Al Di Meola, Benny Goodman, Stanley Clarke e molti altri.

Peccato che quella di ieri sera sia stata la prima data del tour e ci fosse ancora poco amalgama tra il gruppo e l’ospite; inoltre Lagrene pareva volesse più divertirsi che incantare il pubblico, alternando pregevoli solo in cui mostrava un’incredibile scioltezza sul manico della chitarra ad altri di più ardua interpretazione. Impeccabile invece il contributo degli Alma Swing, con gustosi solo del violinista Mattia Martorano e del chitarrista Lino Brotto, molto eleganti, e l’incessante apporto ritmico degli instancabili Andrea Boschetti alla chitarra e Beppe Pillotto al contrabbasso. Il gruppo esegue classici standard e un brano proprio “Montgolfières”, molto suggestivo.

Advertisements

Concludendo, un’edizione molto riuscita e partecipata per l’Albenga Jazz Festival: doverosi gli applausi oltre che ai bravissimi musicisti, lo sottolineiamo ancora, tutti di caratura internazionale, all’organizzatore Le Rapalline in Jazz, al Direttore Artistico Alessandro Collina, a tutti i membri e i collaboratori dell’Associazione, tra cui non possiamo non citare l’insostituibile fonico Alessandro Mazzitelli e il creativo grafico Marco Garofalo, e all’Amministrazione comunale che continua a credere in questo progetto.

*Foto di Anna Ferrua (pomeridiana) e Marina Garatti (serale)