Consiglio Regione Liguria: dibattito sulle modifiche alle normative su sicurezza e polizia locale (1)

Il Palazzo di Regione Liguria in Piazza De Ferrari a Genova

Nella seconda parte della seduta pomeridiana del Consiglio regionale oggi è iniziato il dibattito sul Disegno di legge 109: “Modifiche alle leggi regionali n.28 del 2004 (Interventi regionali per la promozione di sistemi integrati di sicurezza), n.31 del 2008 (Disciplina in materia di polizia locale) e n.7 del 2012 (Promozione della cultura della legalità).


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Il presidente della I Commissione Affari generali, istituzionali e bilancio Lilli lauro ha presentato la relazione di maggioranza. «Con questo disegno di legge, la Regione intende introdurre alcune modifiche alla normativa regionale in materia di politiche integrate per la sicurezza e in materia di polizia locale, proponendosi – ha detto – di migliorarne l’attuale impianto normativo e di rendere più efficaci le politiche pubbliche in materia». Il presidente ha poi illustrato gli articoli nel dettaglio. «Durante l’esame da parte della I Commissione consiliare si è proceduto alla preliminare consultazione delle rappresentanze sindacali, oltre che di esperti nella materia e, nel corso dei successivi lavori, il disegno di legge di legge è stato oggetto di emendamenti d’iniziativa dell’Esecutivo, che sono stati proposti a seguito delle audizioni per recepire alcune delle istanze formulate in detta sede».

Enrico Ioculano (Pd-Articolo Uno) ha illustrato la relazione di minoranza rilevando che una riforma organica del settore deve avvenire attraverso interventi a livello nazionale e non regionale. Secondo il consigliere, dunque, occorre rifarsi a testi unici nazionali evitando fughe in avanti da parte delle diverse Regioni. Rispetto al testo nel merito, Ioculano ha rilevato l’assenza di un confronto con i rappresentanti politici e – ha aggiunto – alcuni dispositivi di autodifesa, previsti nel testo per gli agenti di polizia locale, sarebbero, in realtà, più adeguati alle funzioni della polizia di stato. Secondo il consigliere, dunque, si rischia una sovrapposizione di ruoli fra polizia locale e nazionale. Ioculano, inoltre, ha criticato la sostituzione dell’Osservatorio regionale e ha rivendicato la necessità di un confronto con i rappresentanti sindacali di categoria.

Nel dibattito è intervenuto Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa presidente) anche in qualità di presidente della Commissione Antimafia. Il consigliere ha rilevato che nel disegno di legge si intrecciano provvedimenti regionali che, però, interessano anche aspetti di interesse nazionale rischiando, dunque, conflitti di competenza istituzionale e ha criticato, a questo proposito, l’inserimento nel disegno di legge di normative antimafia in un contesto che non è congruo perché dovrebbe riguardare solo la sicurezza urbana.

Gianni Pastorino (Linea Condivisa) hacondiviso le obiezioni di Ioculano e Centi circa il rischio di un conflitto di competenze con il governo centrale esprimendo riserve su un intervento legislativo a livello regionale che – ha detto – potrebbe essere impugnato a livello nazionale. Il consigliere ha criticato l’ampliamento alla polizia locale di alcuni poteri e ha fatto riferimento, in particolare, alla gestione di banche dati inserita nel provvedimento sulla polizia locale.

Paolo Ugolini (Mov5Stelle) ha ribadito le critiche dei colleghi di minoranza e, in particolare, ha espresso forti perplessità per la sostituzione dell’Osservatorio sulla criminalità organizzata, prevista nel disegno di legge, che viene unito all’Osservatorio sulla sicurezza e sulla qualità dei cittadini: secondo Ugolini questo renderebbe difficile distinguere i reati della criminalità organizzata dagli altri per poterli studiare e contrastare.

Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno) ha rilevato che questa legge si inserisce poco tempestivamente in un percorso nazionale già avviato di riforma del settore con cui potrebbe entrare in conflitto. Il consigliere ha rilevato la presenza diffusa della criminalità organizzata in Liguria rilevando la necessità di interventi coordinati e, in questo contesto, si è unito alle critiche espresse da Ugolini per l’eliminazione dell’Osservatorio antimafia.

Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente), facendo riferimento alla sua esperienza di cronista, ha ribadito la presenza delle organizzazioni mafiose in Liguria e ha criticato la richiesta di semplificazione delle procedure per i grandi appalti, avanzata dalla giunta regionale, in quanto questa favorirebbe la diffusione della malavita organizzata, che sarebbe attirata dalla circolazione di grandi somme di denaro.

Angelo Vaccarezza (Cambiamo con Toti presidente) ha annunciato in aula voto convintamente favorevole al provvedimento e ha ribadito l’impegno della maggioranza

Davide Natale (Pd-Articolo Uno) ha ribadito le critiche al disegno di legge già espresse in aula e, in particolare, ha sottolineato che non sarebbe adeguato alla delicatezza dell’argomento. Secondo il consigliere il provvedimento attribuisce alla polizia locale funzioni che sono attribuite alla polizia di stato e, quindi, rischia di essere impugnata dal Governo anche perché – ha detto – la Regione non avrebbe competenza sulla materia.

Veronica Russo (FdI) è intervenuta sostenendo le qualità del provvedimento e ha ribadito l’impegno della Regione e della maggioranza nel contrastare il fenomeno mafioso.