Interpretazione DM 70, sindaco di Albenga: “Il pronto soccorso si può fare. Chiediamo presa di posizione da parte di tutti i consiglieri regionali”

Il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis
Nella foto: il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis

“Adesso ci aspettiamo una presa di posizione chiara e decisa da parte di tutti i consiglieri regionali, sia di maggioranza sia di opposizione, sul Pronto Soccorso ad Albenga.” Queste le parole del sindaco Riccardo Tomatis dopo la risposta all’interpellanza presentata dall’On. Ingauno Franco Vazio relativa all’interpretazione del DM 70.

“Il DM70 dietro cui si trinceravano alcuni, compresi i consiglieri di minoranza di Albenga, oggi non può più essere presa come scusa per non unirsi alla battaglia che abbiamo intrapreso insieme alle associazioni del territorio per la tutela del diritto alla salute dei cittadini del nostro territorio. È stato chiarito, infatti, che il DM 70 essendo una ‘norma quadro’ prevede dei requisiti minimi da garantire, ma lascia alle Regioni (così come prevede l’art.117 della Costituzione) la competenza in materia sanitaria. Nulla vieta, quindi, di incrementare l’offerta ospedaliera per garantire un servizio sanitario più efficiente agli utenti rispondendo alle esigenze che emergono nei singoli territori”.

Continua il sindaco Tomatis: “D’altra parte è proprio questo lo scopo per il quale la sanità rientra tra le materie affidate alle Regioni. Queste dovrebbero ben conoscere le esigenze dei singoli distretti socio-sanitari presenti nel territorio regionale e, sulla base di queste, dovrebbero fare scelte in grado di garantire il diritto alla salute di tutti. In Liguria non è possibile non tenere in considerazione la situazione in cui versa la viabilità e il considerevole aumento del bacino di utenza che fa riferimento al nostro ospedale in particolare nel periodo estivo. Il Pronto Soccorso del Santa Corona, inoltre, versa in uno stato di costante difficoltà per l’eccessivo numero degli accessi. È chiaro quindi la necessità di riaprire un presidio di emergenza ad Albenga. La legge ce lo consente. Cosa manca quindi? La volontà? Che si esprimano chiaramente i consiglieri regionali di tutti gli schieramenti politici. Non è più possibile tacere.
Noi continueremo questa battaglia e chiediamo a chi ancora aveva dei dubbi a riguardo di fare altrettanto e schierarsi senza più indugi dalla nostra parte, dalla parte dei cittadini!”.

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