Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la mozione 63 (Claudio Muzio) che impegna la giunta ad attivarsi per dotare gli ospedali di laser CO2 utili per il trattamento dell’atrofia vulvo-vaginale e ad attuare campagne per una maggiore informazione su questa terapia. Nel documento si rileva che l’impiego del laser, una tecnica indolore e mini-invasiva, è un’opzione efficace in quanto agisce creando delle microlesioni che innescano un processo di riequilibrio della mucosa vaginale attraverso la produzione di nuovo collagene e si rileva che l’atrofia vaginale inizia a manifestarsi tra i 45 e 55 anni, ma può colpire anche donne più giovani, oltre che a seguito di terapie antitumorali, anche nel periodo post-parto, durante l’allattamento, oppure nel caso di gravose terapie antibiotiche.
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