“Le risorse del futuro”: arte, ecologia, moda e finanza

Nasce dall’urgenza di occuparsi del pianeta, ciascuno con i mezzi che gli sono propri, “Le risorse del futuro”, l’incontro fissato per sabato 30 ottobre alle ore 17.30, presso Baseco s.r.l., in Via Roma 139 a Villanova d’Albenga. L’ingresso è libero e nel corso del pomeriggio verrà offerto al pubblico un piccolo buffet

Organizzato da tre diversi soggetti: Saviozzi&Miceli – Consulenti Finanziari Patrimoniali, Baseco e Artender – Studio Scarpati, Le risorse del futuro”, che coniuga arte, ecologia e finanza, è stato coscientemente programmato in occasione di un giorno particolarmente significativo: domenica 31 ottobre infatti si apre a Glasgow la COP26, la conferenza delle Nazioni Unite sul clima.

L’occasione dunque vede raccolti attori apparentemente distanti fra loro, in realtà uniti da una volontà comune: agire consapevolmente nel rispetto dell’ambiente in ciascun atto della propria vita.

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Il pomeriggio mira a offrire al pubblico la possibilità di conoscere più da vicino, in rapporto diretto con i singoli protagonisti, la situazione ambientale a cominciare dai cambiamenti climatici -argomento affrontato da Alessandro Scarpati, geologo- di cui ciascuno è testimone ormai da anni, in special modo in terra di Liguria dove alla fragilità costitutiva del territorio, si è sommata la variazione del clima esplicandosi in piogge violente e torrenziali che hanno provocato alluvioni e situazioni estremamente critiche.

Altro tema di cui ci si occuperà con Paola Maria Saviozzi e Francesco Miceli, Consulenti Finanziari esperti in gestione di grandi patrimoni, sarà quello dell’educazione finanziaria, argomento all’apparenza lontanissimo dalle questioni ambientali e che invece rappresenta una delle molte chiavi utili per occuparsi della salute del pianeta: l’educazione economica è infatti un elemento fondamentale per rapportarsi alla questione della difesa dell’ambiente.

È infatti grazie a questo tipo di educazione se ciascuno può decidere di utilizzare i propri beni scegliendo aziende e realtà che fanno della sostenibilità uno dei cardini del proprio agire, imparando a conoscere e riconoscere i criteri ESG (Environment, Social e Governance), parametri utilizzati in ambito economico-finanziario per verificare, misurare, controllare e sostenere (con acquisto di prodotti o con scelte di investimento) l’impegno in termini di sostenibilità di una impresa o di una organizzazione.

L’ente ospitante, Baseco, la piattaforma ambientale con sede a Villanova d’Albenga è di per sé un esempio di attività produttiva totalmente impegnata nella salvaguardia dell’ambiente grazie al proprio mandato costitutivo: gestione e raccolta differenziata di rifiuti.

Nel corso del pomeriggio poi, Italia Furlan, stilista ligure d’adozione ma veneta d’origine, mostrerà, con l’esposizione di alcuni suoi modelli, creati appositamente per l’occasione, come l’arte sartoriale possa coniugarsi con l’aspetto etico, grazie dell’utilizzo di materiali di riciclo; Italia infatti, nel tempo, ha realizzato abiti fastosi e capi sportivi ed eleganti utilizzando materiali singolari: dai fogli e capsule di alluminio, alle buste di tabacco da pipa, dalla carta di giornale -con cui ha creato un sontuoso abito da sposa-, ai gonfiabili per gare, convention, esposizioni che, una volta utilizzati, avrebbero dovuto essere smaltiti. Ma un tessuto come questo è perfettamente adatto per la realizzazione di impermeabili, giacche da uomo e da donna, soprabiti, ombrelli, borse, ecc.

La presenza di Italia Furlan e dei suoi modelli permette inoltre a Saviozzi&Miceli, Baseco e Artender – Studio Scarpati di proseguire un ciclo iniziato l’anno scorso e poi sospeso per via del covid e cioè incontri dedicati ai cinque sensi: questa volta insieme alle informazioni relative a come occuparsi del pianeta attraverso le azioni della vita quotidiana verrà esplorato il senso del tatto: i manufatti di Italia sono pensati per poter essere toccati e apprezzati oltre che con gli occhi anche con i polpastrelli.

Insomma «un rendez-vous liberamente offerto al pubblico con un obiettivo importante: essere sempre più consci che ogni nostro atto può avere conseguenze negative o positive sull’ambiente che ci circonda, ma che essere consapevoli di ciò che ci accade intorno e delle nostre scelte è un ottimo modo per prendersi cura della Terra su cui viviamo.»