I Giardini di Villa della Pergola riaprono al pubblico

Dopo la pausa invernale tornano le visite guidate agli storici Giardini di Alassio, definiti una delle meraviglie della Riviera, con le ultime fioriture dei glicini, piante rare, esemplari unici e prestigiose collezioni.

Villa della Pergola - Alassio

Da sabato 15 maggio, dopo la pausa invernale, prolungata dalle disposizioni Covid, ad Alassio riaprono finalmente al pubblico i Giardini di Villa della Pergola. Con il loro affaccio impareggiabile sull’intero Golfo di Alassio e sull’isola Gallinara, i Giardini affondano le radici alla fine dell’Ottocento, strettamente legati alla storia della comunità inglese ad Alassio e in Liguria, meta da allora di visitatori da tutto il mondo: William Scott già nel 1906 li definiva “una delle meraviglie della Riviera, degno rivale dei giardini di Sir Thomas Hanbury a La Mortola”.

Durante le visite, accompagnati da guide specializzate, i Visitatori potranno ammirare le migliaia di specie diverse di piante e fiori che i Giardini custodiscono, tra rarità ed esemplari unici come la Wollemia Nobilis, pianta preistorica presente in meno di cento esemplari al mondo, la straordinaria collezione di Opuntiae e Cactacee tra cui alcune rare e affascinanti come il Myrtillocactus geometrizans crestatus, che deve la sua spettacolare forma ad una mutazione genetica, ogli Agrumi, presenti in una collezione di più di 30 varietà tra specie locali, come il celeberrimo Chinotto di Savona (presidio Slow Food) e altre come il Pomelo, il Citrus gigantis, il Cedro Mano di Buddha, l’Arancio Trifoliato, unico agrume a foglia caduca in natura, o il Murraya Paniculata, il più piccolo agrume al mondo dalle cui foglie si ricava il curry.

Passeggiando per i Giardini si ammireranno in questo periodo anche le fioriture di Lavanda, Iris, Gerani e Rose, che illuminano il Parco con uno spettacolo di colori, come la Caesalpinia (Poinciana) Japonica con il suo giallo acceso e l’Eritrina Cristagalli, chiamata anche “albero del corallo” per il color rosso abbagliante dei suoi fiori che ricordano nella forma e nel colore la cresta di un gallo.

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Quest’anno la collezione di Glicini, la più importante in Italia con ben 34 varietà differenti, non è stata visitabile a causa della chiusura forzata, ma il canale Instagram dei Giardini, sempre più attivo e seguito, ha permesso agli utenti di vivere la fioritura con una visita virtuale, fruibile nelle storie in evidenza. Durante le visite sarà però ancora possibile ammirare qualche esemplare tardivo che ha atteso l’apertura, come l’Amethyst Falls, il Clara Mack e lo scenografico Longissima Alba.

Oltre alle collezioni, i Giardini, che fanno oggi parte di “Grandi Giardini Italiani” e di “Garden Route Italia”, ospitano la flora mediterranea ed esotica sempreverde proveniente da ogni angolo del mondo: Pini Marittimi, Carrubi, Ulivi, Mandorli, Cipressi, Cedri del Libano, Lecci, Jacarande, Araucarie, Strelizie Nicolai, esemplari unici di Palme Canariensis salvate dal punteruolo rosso, insetto infestante che ha flagellato le palme di tutta Italia: qui a Villa della Pergola, grazie alla prevenzione e ai controlli non ne è stata abbattuta neanche una, caso quasi unico nel nostro paese.

È possibile poi imbattersi nei piccoli abitanti dei Giardini: scoiattoli, ricci, rane e molte specie di uccelli, tra cui una coppia di falchetti, che hanno scelto il Parco come loro dimora. Presenti anche le nuove acquisizioni, come il boschetto dei Mirti Secolari: provenienti dalla Sicilia, le maestose piante, a dimora insieme a mirti comuni, producono frutti bianchi, una rarità, e neri. Il Mirto è legato alla mitologia ed è una pianta altamente simbolica: raffigura la positività, la vita e la fecondità. Un auspicio per il periodo che stiamo vivendo.