Intesa tra Regione, Anci, tabaccai e associazioni consumatori per servizi bancari di base nei piccoli comuni

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I piccoli comuni dell’entroterra della Liguria stanno subendo una progressiva diminuzione dei servizi di base. Le riorganizzazioni e le razionalizzazioni delle spese di istituti di credito e degli uffici postali rendono sempre più difficoltoso il prelevamento di denaro contante, con un conseguente impatto sociale negativo soprattutto per alcune fasce di popolazione come quella più anziana che ha meno facilità nello spostarsi dal proprio comune, oltre che una reale difficoltà ad un approccio esclusivamente on line e virtuale con la gestione del denaro.
Il problema, già preso in esame da Regione Liguria durante la scorsa legislatura, si è aggravato con la crisi dovuta alla pandemia. Un protocollo di intesa con comuni liguri, tabaccai e associazioni dei consumatori approvato dalla Giunta individua una prima soluzione che può essere attuata in tempi rapidi: abilitare le rivendite di tabacchi, presenti in quasi tutti i piccoli comuni italiani, a operazioni bancarie di base come il prelevamento di denaro.


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“Oggi finalmente mettiamo la prima pietra per ricostruire l’accesso ai servizi di base nei comuni dell’entroterra ligure, visto che la disparità che si è venuta a creare è palese – ha detto l’assessore alla tutela dei consumatori Simona Ferro – Iniziamo un percorso che parte dal prelevamento del denaro contante che per molti è vissuto come un serio problema e mette in difficoltà non solo le persone, ma anche il tessuto commerciale locale”.
L’intesa è stata raggiunta partendo da una attenta analisi del territorio e delle sue esigenze, grazie alla fondamentale collaborazione con Anci Liguria. “Per trovare la soluzione ho dovuto analizzare il problema partendo da una mappatura di tutti i comuni della Liguria – spiega ancora Simona Ferro – e per questo mi sono rivolta ad Anci che ha il polso e il contatto diretto con il territorio. Attraverso il prezioso aiuto di Pierluigi Vinai e dello staff di Anci abbiamo individuato tutti i comuni che già non hanno più servizio bancario o postale, o che non li avranno a breve. Abbiamo incontrato vari interlocutori cercando di capire quale fosse la soluzione percorribile ed è così che abbiamo individuato la realtà presente in tutti i comuni: i tabaccai. E a loro ci siamo rivolti”.

Le rivendite di tabacchi risultano già munite di terminali necessari per l’esecuzione di alcune funzioni finanziarie come il pagamento di bollette o l’emissione di marche da bollo. Anche nel periodo del lockdown sono rimaste sempre aperte e hanno il vantaggio di un rapporto fiduciario tra esercente e cliente consolidato nel tempo. “Abbiamo subito trovato un’intesa perfetta con l’associazione tabaccai ligure e, successivamente, anche con l’associazione nazionale: la loro disponibilità ha portato a una soluzione percorribile in tempi rapidi: siamo arrivati in pochi mesi alla firma di questo protocollo che è solo l’inizio di una collaborazione”, spiega l’assessore Simona Ferro.
L’ultima parte del protocollo riguarda l’informazione e il miglioramento della cultura bancaria e finanziaria, che è a cura delle associazioni dei consumatori. “Una delle preoccupazioni che avevo – spiega l’assessore Simona Ferro – era quella delle possibili truffe e raggiri: vero che c’è un rapporto diretto e di fiducia con il tabaccaio, ma serve ugualmente una forte attività di prevenzione e di informazione. Su questo mi sono affidata alle associazioni dei consumatori che sono le più referenziate in questo tipo di approccio”.

Il protocollo è aperto all’ingresso, auspicabile, di nuovi partner e istituisce un tavolo regionale permanente sui servizi bancari tra i sottoscrittori; consente inoltre una mappatura dinamica e costante delle emergenze bancarie dell’entroterra ligure che è utile al piano di ripopolamento di alcuni territori. “La Liguria non è solo la costa – afferma Simona Ferro – abbiamo assistito recentemente a una rivitalizzazione dell’entroterra che attraverso forme di turismo diverse e dinamiche consente a gran parte del nostro territorio una nuova attrattività che era sopita. Come assessore alla tutela dei consumatori ho voluto incentivare anche la riscoperta delle nostre valli abbattendo una barriera all’ingresso quale è il prelievo del denaro contante. Penso al turista o al visitatore della domenica, ma anche al negozio sotto casa che magari vede andare via la sua clientela abituale perché costretta a recarsi nei paesi e comuni vicini. Questo rischio doveva essere impedito e grazie a questo protocollo abbiamo dato il via ad un processo virtuoso che consentirà, anche in futuro, di arginare situazioni di mancanza dei servizi di base”.

“È il primo accordo che definiamo su scala regionale – ha detto il presidente nazionale della Federazione italiana tabaccai Giovanni Risso – penso che possa essere un buon banco di prova per estenderlo poi ad altre realtà. Con le banche l’interlocuzione è avviata, stiamo individuando la soluzione tecnica per dare questi servizi attraverso i nostri terminali”.
“Dalla mappatura del territorio che come Anci abbiamo realizzato con i sindaci, abbiamo riscontrato che 112 Comuni sono a oggi sprovvisti di sportelli bancari, 71 non hanno né banche né postamat, 19 né banche né postamat né tabacchi – afferma il coordinatore della consulta Piccoli comuni di Anci Liguria Natale Gatto, sindaco di Isola del Cantone – Grazie a questo protocollo lavoreremo insieme a Regione e agli altri partner per cercare di risolvere queste annose carenze di servizi sui territori”