Ad Albenga nuove norme per sagre, feste e per la tassa di soggiorno

Stemma del municipio all'entrata del Palazzo comunale di Albenga

Per il vicesindaco Alberto Passino, “nostro scopo è quello di valorizzare i centri storici (anche delle frazioni) e i nostri prodotti e ricette tipiche” e a questo mira il nuovo regolamento comunale per la disciplina delle sagre e delle feste frazionali e di quartiere approvato ieri sera (venerdì 26 marzo) ad Albenga in Consiglio comunale.

“Si tratta di un regolamento al quale abbiamo studiato molto” dice Passino: “Il nostro scopo è stato quello, da un lato di valorizzare quegli eventi caratteristici che hanno, senza dubbio, una grande importanza per il nostro territorio e, dall’altro di andare incontro al tessuto commerciale locale che chiedeva una regolamentazione accurata della materia. Sostanzialmente con questo regolamento andiamo a dividere il territorio in zone e a stabilire che in ogni zona nel periodo estivo (dalla 25° alla 35° settimana) potrà esserci una sola sagra al fine di evitare sovrapposizione di eventi. Inoltre chiediamo agli organizzatori di presentare il menù offerto che dovrà presentare prodotti tipici e legati al nostro territorio”.

Il consigliere di minoranza Eraldo Ciangherotti in assemblea ha fatto presente come nel regolamento sia prevista la possibilità per Cooperative Sociali di organizzare fiere e sagre, schierandosi contro tale possibilità. Nel rispondere all’osservazione il vicesindaco Passino ha sottolineato come “ad esempio ad Albenga la Cooperativa Macchiaverde da sempre organizza Sagralea e che, pertanto, la presenza delle cooperative sociali nel regolamento comunale sia del tutto appropriata oltre che legittima”.

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Di regolamenti si è parlato ieri in Consiglio comunale anche nel merito della modifica approvata alle norme sull’imposta di soggiorno. “Sebbene le tariffe rimarranno invariate – ha spiegato il vicesindaco Passino – abbiamo deciso di ascoltare le esigenze del territorio che vede la presenza di molti lavoratori i quali, spesso, soggiornano nella nostra città e nelle nostre strutture ricettive per periodi di tempo lunghi, intervallati, magari, dai fine settimana durante i quali tornano a casa. Proprio per andare incontro a questa categoria abbiamo stabilito una riduzione dell’imposta di soggiorno del 50% per coloro che soggiornano sul nostro territorio per esigenze lavorative documentate dal datore di lavoro.”