La Liguria in zona gialla con qualche divieto in più nell’estremo Ponente

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La Liguria è rientrata da oggi in zona gialla, ma per l’estremo Ponente dove è maggiore la pressione della pandemia si conservano alcune limitazioni in più. “Nel Ponente continua la campagna di vaccinazione dei frontalieri, visto il fronte moto caldo a causa della vicinanza con la Francia, con circa mille vaccini eseguiti in due giorni nel ventimigliese” ha precisato ieri sera il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti facendo il punto sulla situazione Coronavirus e vaccini in Liguria: “Stiamo lavorando per capire se sia possibile anticipare in questa zona alcune vaccinazioni con siero AstraZeneca, che inizieranno comunque su tutto il territorio regionale, con l’obiettivo di mirarle su questo territorio perché il Distretto sanitario 1 di Ventimiglia e quello di 2 di Sanremo registrano una incidenza del virus superiore a quella del resto della regione e quindi c’è bisogno di intervenire in fretta: il distretto 1 resterà in zona arancione rafforzata, nel distretto 2 arriverà la zona gialla, seppure con scuole e parchi chiuse, ma stiamo monitorando costantemente la situazione, pronti a prendere misure ulteriori se queste dovessero servire”.

Per il solo distretto 1 di Ventimiglia (comuni di Airole, Apricale, Bordighera, Camporosso, Castel Vittorio, Dolceacqua, Isolabona, Olivetta San Michele, Perinaldo, Pigna, Rocchetta Nervina, San Biagio della Cima, Seborga, Soldano, Vallebona, Vallecrosia, Ventimiglia) rimangono dunque in vigore fino al 5 marzo le restrizioni varate il 24 febbraio scorso, cioè:

  • Chiusura delle scuole di ogni ordine e grado;
  • Divieto di spostamenti dalle ore 21 alle ore 5 del mattino (fatta eccezione per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità);
  • Chiusi bar, ristoranti, pub, gelaterie, pasticcerie (resta consentito asporto fino alle 18 e consegne a domicilio);
  • Chiusi i negozi alimentari di vicinato dalle 18 alle 8 del mattino a meno che sia garantito che non vengano venduti alcolici in quella fascia oraria (è invece sempre ammessa la consegna a domicilio);
  • Divieto di manifestazioni pubbliche e private;
  • Divieto di assembramento assoluto;
  • Divieto di accesso ai minori -anche con i familiari o altre persone abitualmente conviventi o deputate alla loro cura- ad aree gioco attrezzate all’interno di parchi, ville e giardini pubblici;
  • Divieto di spostamento tra i Comuni al di fuori da quelli ricompresi nel Distretto 1 (fatta eccezione per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità);
  • Divieto di ingresso nei Comuni ricompresi all’interno del Distretto 1 (fatta eccezione per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità);

Per quanto riguarda il distretto 2 di Sanremo (comuni di Badalucco, Baiardo, Castellaro, Ceriana, Molini di Triora, Montalto Carpasio, Ospedaletti, Pompeiana, Riva Ligure, Sanremo, Santo Stefano al Mare, Taggia, Terzorio, Triora) le sole ulteriori restrizioni rispetto a quanto previsto dalla zona gialla sono:

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  • Chiusura delle scuole di ogni ordine e grado;
  • Divieto di accesso ai minori -anche con i familiari o altre persone abitualmente conviventi o deputate alla loro cura- ad aree gioco attrezzate all’interno di parchi, ville e giardini pubblici.

COSA CAMBIA PER LA LIGURIA IN ZONA GIALLA

Si attende la firma del nuovo Dpcm che stabilirà le norme in vigore dal 6 marzo al 6 aprile, ma stando alle ultime bozze non sono all’orizzonte grosse variazioni. La forte circolazione del virus anche nelle sue varianti più “aggressive” e la facilità con la quale le regioni continuano a passare dalla zona gialla a quella arancione di rischio – come è avvenuto anche per la Liguria – rendono del tutto aleatorie le richieste più volte avanzate di allentare i vincoli o procedere a nuove aperture serali. In questo senso lo spartiacque resta la zona bianca, obiettivo raggiunto per ora solo dalla Sardegna che mantiene comunque anche alcune enclave rosse.

Ad ogni modo, anche in zona gialla rimane il “coprifuoco” dalle 22 alle 5 del mattino e sono vietati vietati gli spostamenti fuori Regione (tranne che per comprovate esigenze lavorative, necessità, motivi di salute) ma ci si può muovere senza autocertificazioni all’interno della Regione, quindi anche tra comuni diversi, dalle 5 alle 22.

Riaprono mostre e musei nei giorni feriali anche se in modalità contingentata, seguendo i protocolli di sicurezza anti-contagio e riaprono anche bar e ristoranti fino alle 18, sempre nel rispetto del distanziamento; sono inoltre consentiti l’asporto fino alle ore 22 per i ristoranti e fino alle 18 per i bar), mentre le consegne a domicilio sono possibili senza restrizioni). Aperti anche negozi e attività commerciali e, nei giorni feriali, i centri commerciali.

Sono consentite visite verso una sola abitazione privata all’interno del territorio regionale, una volta al giorno, tra le 5 e le 22 e nei limiti di due persone oltre ai minori di 14 anni o persone disabili o non autosufficienti.

Per gli studenti continuano le lezioni in presenza nelle scuole materne, elementari e medie; la DAD al 50% è riservata alle scuole superiori.