Lavoro Tavolo parti sociali, Confprofessioni a ministro Orlando: “Semplificare subito l’accesso agli ammortizzatori sociali”

Il presidente di Confprofessioni Gaetano Stella è intervenuto all’incontro con le parti sociali organizzato dal Ministero del Lavoro: le richieste sono una sola tipologia di Cassa integrazione, comunicazioni all’Inps più snelle e subito lo sblocco dei pagamenti nel DL ristori 5

interrogativo

«Gli interventi sugli ammortizzatori sociali legati all’emergenza Covid devono basarsi su un’unica tipologia di cassa integrazione e attraverso un’unica comunicazione all’utilizzo del datore di lavoro con l’istituzione di un sistema di silenzio-assenso, ma bisogna sbloccare subito i pagamenti». È quanto ha dichiarato oggi il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, in videoconferenza al tavolo con le parti sociali convocato dal ministro del Lavoro Andrea Orlando per la semplificazione delle procedure di attivazione e gestione degli ammortizzatori sociali.

«Apprezziamo il metodo di confronto con le parti sociali e condividiamo la road map del ministero del Lavoro», ha aggiunto Stella, ringraziando il ministro Orlando. «L’emergenza Covid non dà tregua e bisogna inserire i meccanismi semplificati delle domande e dei pagamenti nel primo provvedimento utile, il Decreto Ristori 5 atteso già da diverse settimane. Una vera semplificazione delle procedure passa attraverso un modello unico di cassa integrazione e uno snellimento delle comunicazioni».

«La molteplicità di interventi normativi e interpretativi che hanno caratterizzato i mesi passati, con complicazioni nella presentazione delle domande, hanno visto i professionisti dell’area economica di Confprofessioni, in particolare consulenti del lavoro e dottori commercialisti, districarsi con difficoltà per assistere imprese e cittadini» – ha continuato il presidente Stella. «Bisogna snellire il meccanismo: i controlli devono essere effettuati a valle sia per evitare abusi e inefficienze, con un’automazione dei pagamenti da parte dell’INPS che renda residuali gli anticipi da parte dell’ABI e dai datori di lavoro, sicuramente già in difficoltà finanziarie».

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