Regione Liguria, Garibaldi: “Toti e la Lega chiudono osservatorio sicurezza e criminalità. Decisione grave”

"Abbiamo già depositato una interrogazione in materia, per portare la discussione in Consiglio Regionale e chiedere di fare marcia indietro su questa vicenda preoccupante.”

Garibaldi Luca
Nella foto: Luca Garibaldi

“La scelta della Regione, e in particolare della Lega, di chiudere dopo 15 anni l’Osservatorio sulla sicurezza urbana e il contrasto alla criminalità, è un segnale molto preoccupante” afferma capogruppo in Regione Liguria di Partito Democratico – Articolo Uno, Luca Garibaldi.

“Una decisione – prosegue il consigliere regionale – ottusa e grave, proprio nei giorni in cui la relazione semestrale della Direzione Investigativa Antimafia sottolineava come le organizzazioni mafiose durante la pandemia si stiano muovendo per cercare di infiltrare con sempre maggiore forza diversi settori, dagli appalti pubblici alla sanità, fino a quelli più esposti agli effetti della crisi, dalla ristorazione alle strutture alberghiere. Un momento di emergenza dove le mafie, continua sempre la relazione della Dia, usano sempre più i meccanismi dei prestiti usurai per entrare nella gestione di attività di imprenditori in difficoltà ed acquisirne il controllo”.

“Il quadro ligure è quindi preoccupante e meriterebbe una attenzione particolare e costante, una capacità di studiare i fenomeni in corso, in grado di fornire un contributo attivo per intervenire nella lotta alla criminalità organizzata e non solo. Proprio il compito che svolge l’Osservatorio. La Regione sceglie proprio negli stessi mesi in cui si è avviata finalmente la Commissione Antimafia di privarsi di questo strumento fondamentale per la conoscenza e lo studio sulla criminalità”. 

Advertisements

“Peraltro la risposta dell’Assessore Regionale al Commercio della Lega è sconsolante: ‘abbiamo usato quei soldi per dare le mostrine agli agenti’. Si spendono tranquillamente 1 milione e mezzo per staff eventi e comunicazione, ma per le mostrine si decide proprio di tagliare su quelle poche decine di migliaia di euro. Questione di priorità. Abbiamo già depositato una interrogazione in materia, per portare la discussione in Consiglio Regionale e chiedere di fare marcia indietro su questa vicenda preoccupante.” conclude Luca Garibaldi.