Giorno della Memoria. Cerimonia a Varazze, in piazza Nello Bovani, per l’inaugurazione ufficiale di 14 “pietre d’inciampo” relative ad altrettanti varazzini scomparsi nei lager nazisti.
Introdotta dal vicesindaco (facente funzione di sindaco) Luigi Pierfederici, seguito dall’ex sindaco, neo consigliere regionale Alessandro Bozzano, promotore dell’iniziativa e dall’assessore alla Cultura Mariangela Calcagno, la manifestazione ha visto l’alternarsi di diversi oratori, tra cui il dott. Amnon Cohen, pediatra ed ex primario dell’Ospedale S. Paolo di Savona, in rappresentanza della Comunità Ebraica di Savona, del rappresentante ANPI Davide Petrini, dell’assessore comunale Paola Busso, in rappresentanza della Scuola primaria di Varazze “Giuseppe Massone” e del parroco di Sant’Ambrogio Don Claudio Doglio, alla presenza dei rappresentanti delle Associazioni d’Arma: Bersaglieri, Marinai d’Italia, Carabinieri e Gruppo Alpini.
«Mario Traversi ha recitato una poesia dedicata ai 14 concittadini, alcuni dei quali di sua conoscenza, mentre Don Claudio si è soffermato su un brano biblico inerente il dovuto “ricordo” a Dio, quando si è in tempo per evitare certi errori e orrori. Un excursus su quanto avvenne a causa della follia omicida nazifascista, ha riportato i presenti sulla necessità di vigilare affinché certi errori non abbiano a ripetersi, mentre un appello all’osservanza ferma e attenta della Costituzione, riguardante il divieto assoluto di “Apologia del Fascismo“, è stato lanciato da Davide Petrini, che ha stigmatizzato l’assenza di interventi in merito. Gli oratori hanno giustamente onorato con efficacia la necessità e il dovere di vigilare affinché non abbiano a ripetersi errori e orrori, spesso accompagnati da lassismo ed indifferenza.»
Questi nomi dei 14 varazzini scomparsi nei lager nazisti, «con l’augurio che le “Pietre d’inciampo” a loro dedicate, siano di monito per un mondo che non inciampi nel dimenticatoio dell’indifferenza» (Ponente Varazzino):
Mario Piombo, Agostino Bernardis, Angelo Piombo, Giovanni Isetta, Bartolomeo Accinelli, Livio Canale, Antonio Accinelli, Pietro Gio Batta Cerruti, Armando Cerruti, Gio Batta Salviati, Ludovico Koffler, Luigi Pigozzi, Raffaele Leghissa, Antonio Delfino.
La poesia scritta e letta dal giornalista, scrittore storico e poeta Mario Traversi
Oltre quel fumo Quattordici. Non è un numero sulla tavola pitagorica, ma persone, gente come noi, nostri concittadini per i quali oggi qui, abbassiamo il capo per leggerne i nomi, mentre qualcuno passa oltre attento a non inciamparsi, perché inciampo è il pensare, il meditare su quelle morti che arrivano da terre lontane dove il fumo dei camini non usciva da pacifici casolari ma da fabbriche di morte e consegnava al vento la sorte di vite spezzate. Qui non c’è posto per l’odio, l’odio appartiene ai perdenti. Qui ci sono i vincitori di una battaglia per la libertà che le nuove generazioni hanno il dovere di ricordare per non dimenticare, per non cadere in eguali tragedie. Quattordici. È un urlo di vita oltre quel fumo che non si può spegnere perché alimentato dalla nostra coscienza, giudice supremo delle nostre azioni.
*foto di Luisa Siri