Liguria: vaccinazione per pazienti e operatori dei servizi diurni e residenziali per disabili, malati psichiatrici

la vaccinazione

Genova | Il Consiglio di Regione Liguria ha approvato oggi all’unanimità un ordine del giorno, sottoscritto da tutti i gruppi, che impegna la giunta ad “attivarsi affinché venga avviata con priorità la vaccinazione dei pazienti disabili, malati psichiatrici e dei dipendenti dei servizi diurni e residenziali”.

Nel documento si rileva che la pandemia ha avuto pesanti conseguenze, anche in termini di vite umane perse, sulle strutture che si occupano di pazienti con disabilità e malati psichiatrici.

A margine del Consiglio, soddisfazione è stata espressa dal Gruppo Pd mentre da parte del Gruppo Lega non è mancata la polemica anti-Governo.

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“L’ordine del giorno proposto dal Gruppo del PD – spiega il consigliere regionale del Partito Democratico Pippo Rossetti – nasce dalla constatazione che, nel corso della prima ondata di Covid-19, non solo le Rsa per anziani, ma anche le strutture per disabili e psichiatrici sono diventate dei veri e propri focali. E visto che la Regione Liguria ha iniziato la campagna di vaccinazione per medici, infermieri e operatori socio sanitari non solo del servizio pubblico, ma anche di tutte le strutture private, abbiamo chiesto che ciò avvenga anche per i pazienti che appartengono ad altre categorie a rischio come le residenze per disabili e malati psichiatrici. Ringrazio i capigruppo di maggioranza e opposizione per avere condiviso questo nostro appello, firmando e votando l’ordine del giorno”.

Il Gruppo regionale del PD ricorda che “le strutture residenziali e diurne per disabili e per psichiatrici sono state duramente colpite dal dilagare del Covid 19. Grazie all’impegno assunto dalla Giunta queste strutture potranno, già nei prossimi giorni, accordarsi con le Asl per completare la vaccinazione che, paradossalmente, avrebbe riguardato gli operatori, ma non i loro pazienti seguiti nelle residenze e nei diurni”.

Secondo il capogruppo regionale Stefano Mai insieme ai consiglieri della Lega Sandro Garibaldi, Brunello Brunetto, Alessio Piana, Mabel Riolfo “Provvedere quanto prima a somministrare in via prioritaria i vaccini anti Covid anche alle persone con disabilità, che vivono in Liguria. Grazie alla spinta della Lega a tutela di questa categoria a rischio, oggi in consiglio regionale sono state accolte le nostre istanze ed è stato quindi approvato all’unanimità un ordine del giorno che va nella stessa direzione da tempo indicata a livello nazionale da Matteo Salvini”.

“Il Governo centrale – dicono i leghisti – ha previsto quali categorie da vaccinare nelle fasi iniziali gli operatori sanitari e sociosanitari, il personale e gli ospiti di età avanzata delle Rsa, ma ha escluso, appunto, le persone colpite da disabilità. Le Regioni, al momento, hanno quindi applicato il piano strategico assunto dal Governo nonostante la battaglia della Lega in Parlamento volta ad assicurare in via prioritaria la protezione contro il Covid-19 anche ai cittadini più fragili e a rischio. Ricordiamo che le persone con disabilità sono costrette ad avere contatti con differenti assistenti ogni giorno e notte e per loro, molto spesso, non è possibile mantenere le distanze interpersonali di sicurezza. Con l’approvazione dell’ordine del giorno da parte del consiglio regionale della Liguria, auspichiamo inoltre che il Governo segua il nostro esempio e inserisca le persone con disabilità tra gli aventi diritto, in via prioritaria, al vaccino anti Covid”.

Il presidente dell’Assemblea legislativa ligure Gianmarco Medusei – che è anche lui consigliere regionale della Lega – si è detto “molto soddisfatto che su una tematica così importante, anche su spinta della Lega, si sia trovata una convergenza fra tutti i partiti rappresentati in consiglio regionale e si sia quindi votato all’unanimità il documento. L’impegnativa dell’ordine del giorno va a colmare una grave mancanza da parte del Governo centrale, il quale, nonostante gli appelli della Lega a Roma, non aveva considerato questa categoria di persone a rischio”.