Trenitalia, M5S Liguria: “anche per il Consiglio di Stato il contratto di servizio va reso noto nella sua interezza”

"Alla buonora, si fa luce su tutte le parti, ivi comprese quelle strenuamente occultate da Trenitalia e Regione Liguria,"

Treno alla Stazione di Genova Principe

Genova | “Con la sentenza del Consiglio di Stato, che conferma peraltro il pronunciamento del Tar Liguria, dunque, i cittadini potranno venire finalmente a conoscenza di tutti i dettagli del Contratto di servizio stipulato nel 2018 e in scadenza nel 2032. Alla buonora, si fa luce su tutte le parti, ivi comprese quelle strenuamente occultate da Trenitalia e Regione Liguria, che si era addirittura spinta a dichiarare che i cittadini non avevano titolo per accedere ai segreti di un accordo fra due parti… pubbliche!”, dichiarano i consiglieri regionali del Gruppo M5S Liguria, Fabio Tosi e Paolo Ugolini.

“Tra ottobre e dicembre del 2019, avevamo più volte sollecitato Regione Liguria a rendere trasparente per intero il Contratto di Servizio con Trenitalia, facendo luce sulle parti secretate, allegati compresi. Le nostre richieste erano state dettate dalla necessità di rispondere ai tanti pendolari che, pur pagando profumatamente il servizio, dovevano fare i conti con continui episodi di ritardi e cancellazioni dei treni regionali. Disservizi per i quali l’utenza aveva e ha diritto a essere rimborsata. Peccato che le pratiche per richiedere il rimborso hanno sempre reso difficile se non impossibile il ristoro del disagio subito”,

“Avevamo denunciato il fatto che il contratto siglato con Regione fosse rubricato con “Riservatezza” proprio nelle parti che servirebbero per far luce sulle modalità di rimborso, di evidente interesse per i cittadini quando devono poter far valere i propri diritti. Ritenemmo grave che non si potessero conoscere le motivazioni fondanti di tale clausola di riservatezza, che stride con il principio della trasparenza della Pubblica Amministrazione su argomenti di tale importanza e rilievo”, ricorda il capogruppo Tosi.

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Che poi aggiunge: “Quanto in essere in Liguria è sempre stata un’evidente anomalia: basti pensare che il contratto nazionale con Trenitalia sugli Intercity è pubblico, senza parti segrete; e basti pensare che in altre regioni (tra cui ad esempio Toscana, Marche, Sicilia) a essere in chiaro e accessibile a tutti è anche il contratto regionale. In Liguria, invece, no. I motivi della ‘Riservatezza’? Una lunga fila di giustificazioni, tra cui risibili “segreti industriali e commerciali” che giustamente il Consiglio di Stato ha ora giudicato impropri. Ci fece infatti sorridere allora e ci fa sorridere ancora adesso, l’idea che il desecretare quelle parti potesse nuocere all’azienda che di fatto operava e opera in una situazione di monopolio pressoché assoluto!”.