Andora, Museo Tagliaferro chiuso ma le opere saranno esposte a rotazione e a sorpresa fuori dal Palazzo 

A sorpresa, per evitare assembramenti,  e a rotazione, le belle sculture di Accossato saranno esposte all’esterno del palazzo e si faranno ammirare dai passanti

Andora - assessore Nasi con una delle sculture evase dalla mostra

Andora | Il Museo Mineralogico Luciano Dabroi è chiuso in ottemperanza alle disposizioni contro la diffusione del Covid_19, ma gli appassionati d’arte contemporanea potranno visitare la nuova mostra  De-location  con le sculture di Daniele Accossato, attraverso i social. Mercoledì 30 dicembre, alle ore 18.00, l’inaugurazione sarà fruibile on line dal profilo Facebook  @palazzotagliaferro: il sindaco Mauro Demichelis e l’assessore alla Cultura Maria Teresa Nasi, insieme alle curatrici Christine Enrile e Viana Conti presenteranno le opere in esposizione.


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È anche in programmata un’evasione delle opere dal museo mineralogico Dabroi. A sorpresa, per evitare assembramenti,  e a rotazione, le belle sculture di Accossato saranno esposte all’esterno del palazzo e si faranno ammirare dai passanti.  Questa mattina l’assessore alla Cultura, Maria Teresa Nasi è stata fra le prime ad ammirare la scultura. Molti i passanti, sorpresi dall’inatteso protagonista, hanno approfittato per fare selfie con l’opera sistemata davanti al palazzo.

“Con il Sindaco Demichelis abbiamo pensato di far evadere le opere dalle sale dell’esposizione per dare la possibilità  ai passanti di ammirarle in modo originale e personale – ha spiegato l’assessore alla Cultura Maria Teresa Nasi – Compariranno nei giardini Tagliaferro a sorpresa. Il video della diretta dell’apertura e presentazione della mostra, rimarrà sulla pagine social di Palazzo Tagliaferro e si potrà utilizzare come audio guida per conoscere l’artista e la genesi delle  opere in mostra. Naturalmente speriamo di poter presto riaprire le sale in piena sicurezza.”

La mostra dal titolo evocativo De-location – anticipano i curatori della mostra – «propone sculture dell’artista riproducenti alcune delle opere più note del passato, ma in una nuova veste a tratti anche dissacrante. I soggetti scelti da questo talento emergente per la realizzazione dei suoi lavori sono archetipi, immagini simboliche che evocano in noi emozioni ormai interiorizzate. Ma con Accossato le icone del passato vengono rapite costrette, sacrificate, in un gesto simbolicamente dissacrante dai molteplici livelli di lettura. Le sculture sono infatti rinchiuse ed esposte in contenitori da trasporto, casse o gabbie di legno che sono al tempo stesso prigione e protezione. È un cambio di prospettiva quello che ci chiede l’artista, una mutazione di contesto e di punti di riferimento realizzato attraverso il coinvolgimento e lo sconvolgimento dei soggetti delle sue opere. La profana mise en pièce da un lato sottolinea l’importanza del passato e della storia dell’arte, in qualità di sapere, di bagaglio culturale e perizia tecnica, dall’altro rappresenta l’azione quasi sacrilega della contemporaneità verso i valori antichi. Ma questo è solo il primo livello di lettura che cela altri intenti alcuni dei quali  potranno essere scoperti attraverso la visione delle opere.»