Csv Polis, il Bilancio sociale dei Centri di Servizio di Imperia e Savona

Lupi: "vogliamo ricordare anche tutte quelle associazioni che a causa dal lockdown hanno dovuto sospendere o ridurre le loro attività, molte delle quali 'storiche' e insostituibili per i più deboli e i più isolati"

Matteo Lupi

Savona | Csv Polis pubblica il primo Bilancio sociale per raccontare la fusione dei Centri di Servizio di Imperia e Savona e per ribadire il ruolo indispensabile del volontariato nella società anche e, soprattutto, durante l’emergenza sanitaria.

È una rete di 364 basi associative, quella rappresentata dall’Assemblea di CsvPolis, che si estende su tutto il territorio del Ponente Ligure e che tiene insieme esperienze vecchie e nuove di volontariato che in tempo di emergenza sanitaria ed economica costituiscono una delle poche certezze sulle quali ogni cittadino sa di poter contare. 

“Ovviamente il pensiero corre subito alle immagini dei volontari delle pubbliche assistenze, della protezione civile, e delle tante associazioni che in questi mesi non hanno mai smesso di esserci e fornire assistenza, cibo, protezione e ascolto alla popolazione. Ma vogliamo ricordare anche tutte quelle associazioni che a causa dal lockdown hanno dovuto sospendere o ridurre le loro attività, molte delle quali ‘storiche’ e insostituibili per i più deboli e i più isolati. Dal Bilancio Sociale di Csv Polis vogliamo evidenziare come il volontariato sia straordinariamente flessibile e adattabile; sappiamo per esperienza che funziona in ogni contesto e aggiunge valore a ogni tipo di attività. E lo vogliamo ribadire forte e chiaro, a coloro che amministrano, a coloro che programmano, a coloro che raccontano, affinché il volontariato inteso in tutte le sue diverse forme associative, sia collocato al centro di ogni programma per la ripresa di una normale vita sociale, anzi migliore” dichiara Matteo Lupi, presidentedi CSV Polis. Il link al bilancio sociale: https://www.csvpolis.it/bilanci-sociali-ed-economici/

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