Genova | Con la pubblicazione prevista oggi sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica del Dpcm nuove norme covid dal 5 novembre al 13 dicembre. Si sa già quali sono le misure restrittive attivate su tutto il territorio nazionale mentre ancora si aspettano le deliberazioni del ministro della Salute che insieme ai presidenti di Regione determineranno per alcune aree restrizioni ancora maggiori. Le ordinanze sono attese per il tardo pomeriggio o in serata. Anche per la Liguria resta dunque in sospeso se in tutta o in parte della regione verranno applicate le ulteriori restrizioni riservate alle cosiddette fasce arancione o rossa. Ad ogni modo, la Liguria rientrerebbe con ogni probabilità nella fascia mediana, “arancione”, con alcuni vincoli in più rispetto alle norme che in ogni caso da domani saranno in vigore in tutta Italia.
BREVE RIEPILOGO. Il Parlamento ha dato il via libera a inizio settimana e come anticipato e illustrato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte lunedì nei suoi interventi alla Camera e al Senato il nuovo Dpcm firmato martedì in nottata oltre a contenere norme valide su tutto il territorio nazionale introduce anche un ulteriore criterio che “in ragione delle variazioni della soglia di criticità” impone obblighi più stringenti alle regioni che presentano un rischio maggiore nella gestione della pandemia.
Il Dpcm individua tre aree, corrispondenti ad altrettanti scenari che presentano diversi livelli di rischio, per comodità definibili come: fascia verde (misure restrittive comuni in tutta Italia; fascia arancione (maggiori criticità e nuove restrizioni); fascia rossa (rischi più complessi e dunque si entra in semi-lockdown temporaneo). Col supporto del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) vengono valutati l’incidenza dell’Rt e di altri 21 parametri di rischio. L’inserimento nelle fasce più restrittive (arancione e rossa, per semplificare) dura “per un periodo minimo di 15 giorni”; dopo le verifiche (settimanali) a seconda di miglioramenti o peggioramenti verrà nuovamente determinata la fascia di rischio in cui è la regione.
Non c’è automatismo però nell’applicazione a tutto il territorio regionale delle ulteriori misure restrittive per le cosiddette “fasce arancione e rossa” dal momento che nel Dpcm è previsto esplicitamente anche che con ordinanza del Ministro della salute adottata “d’intesa con il presidente della Regione interessata, può essere prevista, in relazione a specifiche parti del territorio regionale, in ragione dell’andamento del rischio epidemiologico, l’esenzione dell’applicazione delle misure”. Perciò in realtà non si sa ancora se la Liguria entrando in fascia arancione dovrà adottare le restrizioni in tutte e 4 le province o solo parzialmente. (effe)
“FASCIA ARANCIONE” (il riferimento è alle “aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto”)
- “sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettati i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio”;
- “è vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”;
- è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori con eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. “Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.”
“FASCIA ROSSA” (il riferimento è alle “aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto”
- Si aggiunge la chiusura anche delle attività commerciali al dettaglio, “fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità”;
- sono sospese anche le attività svolte nei centri sportivi all’aperto, e “sono altresì sospesi tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva”;
- didattica a distanza per tutti con la sola eccezione delle elementari e della prima media dove rimangono consentite le lezioni in presenza;
- “sono sospese le attività inerenti servizi alla persona”.
LE MISURE RESTRITTIVE CHE SARANNO ADOTTATE IN TUTTA ITALIA
Per l’intero territorio nazionale, dove non si segnalano livelli di rischio elevato, sono state confermate e in qualche caso rafforzate le misure già in vigore con l’ultimo Dpcm.Di seguito, le principali novità contenute nel Dpcm firmato martedì da Conte, che per il periodo dal 5 novembre al 3 dicembre, si uniscono quelle che erano già in corso.
- Chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, negozi di genere alimentari, tabacchi ed edicole che sono all’interno dei centro commerciali.
- Cosiddetto “coprifuoco” a partire dalle ore 22: ci si potrà spostare solo per motivi urgenti, comprovate esigenze lavorative o di altre necessità non rinviabili.
- Orari Bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie e simili: dalle ore 5.00 fino alle 18.00. Resta il limite di quattro persone per tavolo, Per i ristoranti la domenica è consentita l’apertura nell’ora pranzo.
- Consentita la consegna di cibo a domicilio. Per la ristorazione da asporto la fine del servizio è fissato per le ore 22; resta il divieto di consumare nel locale (e anche all’esterno).
- Oltre alla chiusura delle sale da gioco e delle sale bingo,ora è in vigore la chiusura anche di corner adibite all’attività di scommesse, videogiochi ovunque siano collocati.
- Disposta la chiusura di musei e mostre.
- Riduzione al 50% del limite di capienza dei mezzi pubblici locali.
- “Delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta per tutta la giornata o in determinate fasce orarie la chiusura al pubblico, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”.
- Limite agli spostamenti da e verso le regioni che presentano elevati coefficienti di rischio, salvo che non vi siano comprovate esigenze lavorative, motivi di studio o di salute, situazioni di necessità. Si dovrà presentare un’autocertificazione con le ragioni degli spostamenti.
- Scuole: per le secondarie di secondo grado, didattica a distanza al 100%. “Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”. Per le elementari e le medie lezioni in presenza, “con uso obbligatorio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina”. “sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado”.
- “I corsi di formazione pubblici e privati possono svolgersi solo con modalità a distanza”. Ci sono eccezioni per quelli di carattere medico.
(effe)