Ad Alassio scende la curva dei contagi

Nella tarda mattinata di oggi, il presidente del Consiglio Conunale, Massimo Parodi ha provveduto a firmare digitalmente ed inviare, a nome dell'intero Consiglio Comunale, la missiva concordata con tutti i gruppi consigliari.

Angelo Galtieri - vicesindaco di Alassio

Alassio | ​”Sono lieto di comunicare che la percentuale dei contagiati residenti presso la Città di Alassio è scesa dallo 0,22% allo 0.17% della popolazione totale”.

Sono i dati forniti dal vicesindaco Angelo Galtieri che dalla scorsa settimana sta lavorando al “documento condiviso con il Consiglio Comunale e le Associazioni di Categoria per sottolineare le esigenze del territorio rispetto ai reali dati del contagio a livello locale”.

Nella tarda mattinata di oggi, il presidente del Consiglio Conunale, Massimo Parodi, ha provveduto a firmare digitalmente e inviare a nome dell’intero Consiglio Comunale la missiva concordata con tutti i gruppi consigliari. L’invio all’indirizzo Pec “del Presidente Repubblica, del Presidente Consiglio, del Ministro alla Salute, del Presidente della Regione e delle Associazioni Albergatori, Commercianti e Balneari provinciali e regionali”. Di seguito il testo integrale del documento .

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«Questa amministrazione, all’unanimità, maggioranza e minoranza coese, nei giorni scorsi ha approvato l’ennesima manovra di bilancio per erogare un sostegno tangibile nei confronti della cittadinanza.
Il DPCM del 24/10/2020 e le successive Ordinanze Regionali con le quali è stata imposta una serie di obblighi e divieti ad alcuni settori già penalizzati - come bar, gelaterie, pasticcerie e ristoranti, ma anche palestre, piscine…- rischia di trasformarsi in una autentica catastrofe economica per il nostro territorio, sia direttamente sulle categorie colpite in prima istanza, sia indirettamente su tutte le altre legate all’indotto.
Siamo consapevoli del momento di grave difficoltà in cui versa il Paese e dell’emergenza sanitaria che affligge l’Italia, l’Europa, il Mondo. Ma, proprio perché si sta parlando di una problematica che investe il pianeta, corre l’obbligo di sottolineare le differenze, stringere le maglie laddove necessario, e allentarle dove invece vi siano i presupposti per farlo.
Se è vero che la nostra città, Alassio, nel cuore del ponente ligure, è stata teatro del primo cluster della Liguria nella primavera scorsa, è anche vero che quell’esperienza ci ha insegnato il valore di quelle accortezze di base che ci hanno consentito, durante tutta l’estate, e ci stanno consentendo oggi, di abbattere la curva del contagio e di essere oggi su percentuali di contagiati (in cura presso le proprie abitazioni) che da settimane oscillano tra lo 0,16 e lo 0,22% di una popolazione di 10.500 persone. Oggi questi numeri non destano preoccupazione.
Il ponente ligure non è Genova, non è Milano e non è Roma: lo dicono i numeri, in forza dei quali, questa amministrazione, ancora una volta all’unanimità allargata anche alle associazioni di categoria del nostro territorio, ha ritenuto di sottoporvi un accorato appello, a nome di tutta la cittadinanza.
Ben vengano maggiori controlli sull'utilizzo delle mascherine, sull'esecuzione dei protocolli sanitari, sul divieto di assembramento e sulla vigilanza da parte della forze dell'ordine, ma proprio in base alla realtà oggettiva del nostro territorio (ad oggi i contagi sono allo 0,16%) chiediamo di rivalutare:

- la riapertura di bar, ristoranti, gelateria e pasticcerie, al servizio serale;
- la riapertura degli esercizi commerciali, palestre, piscine… che abbiamo dimostrato di essere in regola con le prescrizioni sanitarie;
- l’individuazione di parametri per individuare protocolli sanitari in base alle zone e agli effettivi dati dei contagi;
- solleciti aiuti alle categorie economiche colpite: quelli finora stanziati non sono sufficienti e gli enti Locali non sono in grado di integrare in maniera sensibile;
- di dare quanto prima seguito all’approvazione e attuazione del Decreto Ristoro e all’attuazione del Decreto Rilancio;
- il potenziamento dell’organico della Polizia Municipale, anche in deroga ai vincoli assunzionali vigenti, necessario a prescindere, non tanto in ottica repressiva, quanto preventiva.

Questo documento, che sarà trasmesso ad altri enti locali, nella nostra stessa situazione, vuole muovere nel solco della legalità e della ragionevolezza, ma anche della tutela di un territorio che non sarà in grado di arginare gli effetti negativi del DPCM vigente e delle successive Ordinanze Regionali.
Al momento della sottoscrizione siamo in attesa di nuove disposizioni da parte del Governo e delle Regioni che confidiamo possano andare incontro a questa nostra riflessione.
In attesa di cortese riscontro siamo a porgere distinti saluti

Il Presidente del Consiglio Comunale
Avv. Massimo Parodi»