Radiologia San Martino di Genova, Volpi (M5S): “doverosa un’interrogazione alla Camera”

“Perché - chiede Volpi - Regione, A.Li.Sa e l’azienda sanitaria non hanno affrontato prima la delicatissima questione di Radiologia?"

Leda Volpi

Genova | “Un altro triste capitolo per Radioterapia del San Martino di Genova: oggi, a lanciare l’allarme sono i sindacati che puntano il dito sui ritardi per la sostituzione dei macchinari, a causa dei quali molti malati oncologici potrebbero rimanere senza cure”, dichiara la deputata M5S Leda Volpi.

“Il timore infatti è che tra settembre e novembre si verifichi un pericoloso tilt con liste d’attesa che superano i tre mesi. Ma i pazienti oncologici non possono permettersi di aspettare! Da tempo segnaliamo le criticità in essere al nosocomio genovese ma, anziché affrontare la questione in maniera pronta ed efficace, la Giunta di centrodestra ha preferito un (imbarazzato) silenzio e finanche un riprovevole ostracismo. Infatti, non solo non si è fatto nulla dopo i ripetuti appelli alla direzione da parte dei lavoratori, ma risulta anche che la mail di reparto creata proprio per segnalare le problematiche sia stata bloccata”.

“Perché – chiede Volpi – Regione, A.Li.Sa e l’azienda sanitaria non hanno affrontato prima la delicatissima questione di Radiologia? Sono consapevoli del carico emotivo e dello stress cui deve andare incontro il personale di fronte all’impossibilità di garantire le cure a tutti i malati? È accettabile che i pazienti in carico al San Martino debbano andare a Savona per sottoporsi alle terapie salvavita?”.

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“Intanto, mentre un reparto vitale langue e si avvia al collasso, non solo sono stati disposti premi ai dirigenti della Sanità ligure, ma è stata disattesa anche la promessa di uno di quei manager: apprendiamo infatti che ai lavoratori sanitari di Radiologia il commissario Locatelli aveva promesso 40 euro l’ora e che questi sono invece diventati 26, nonostante il lavoro straordinario (in tutti i sensi, visto che fanno più ore dell’orologio pur di assistere i loro pazienti) del personale”.

“Le ulteriori informazioni apprese oggi sul San Martino – conclude Volpi – confermano quanto sia doverosa un’interrogazione alla Camera, visto che la questione era a suo tempo approdata sui tavoli del Ministero della salute”.