FlixBus riattiva i collegamenti con Savona, ma le prospettive restano incerte

Incondi: "servono interventi del Governo a supporto anche del settore delle linee di autobus di lunga percorrenza"

Salendo su un FlixBus

Milano / Savona | A poche settimane dalla ripartenza, FlixBus ripristina i collegamenti con Savona e nove destinazioni in Italia e in Francia, riprendendo così servizio anche in Riviera delle Palme. L’esclusione, da parte del Governo, del settore degli autobus privati dalla propria strategia di rilancio per i trasporti comporta un ritorno in strada a ranghi ridotti.

Tanto a livello nazionale quanto internazionale, FlixBus «mira ad aumentare progressivamente la capillarità del network, perseguendo, come sempre, il duplice obiettivo di offrire un’alternativa di mobilità per tutte le tasche sulle principali direttrici e garantire, al contempo, un servizio efficiente a chi risiede in aree penalizzate da una scarsa penetrazione ferroviaria». Ma, secondo l’azienda, « le prospettive sono incerte: nonostante il ruolo sociale svolto in tal senso da FlixBus e dalle altre imprese della lunga percorrenza, ad oggi il settore rimane escluso dalla strategia di rilancio per i trasporti delineata dal Governo nell’ambito del DL Rilancio».

«In questi giorni stiamo ricevendo diverse richieste da parte di moltissimi comuni, oltre che da parte dei cittadini, per riprendere, aumentare o attivare ex novo collegamenti e tratte, soprattutto da quelle regioni dove gli altri mezzi di trasporto non arrivano. Vorremmo rispondere positivamente a tutti, ma seguendo quotidianamente le attività, senza una reale possibilità di pianificazione non possiamo nasconderci che la ripresa dei servizi sarà lenta e incerta. Abbiamo obblighi per il distanziamento a bordo e nessun aiuto economico, di fatto ci stanno chiedendo di operare in perdita. Ma per quanto può durare?» afferma Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus Italia.

Advertisements

«Servono risorse adeguate e non iniziative simboliche per non far morire centinaia di aziende che svolgono a proprie spese un servizio pubblico per il Paese. E per alcuni è già tardi. Se non si interviene è a rischio l’effettivo diritto alla mobilità delle persone e vengono messe in discussione le normali regole in materia di concorrenza, italiane ed europee, che garantiscono parità di trattamento a tutti gli operatori. Per questo, ancora una volta, chiediamo al Governo, e in particolare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e alla Ministra Paola De Micheli, di rendere possibili interventi a supporto anche del settore delle linee di autobus di lunga percorrenza: non tutti i cittadini possono permettersi i treni ad alta velocità, ben finanziati nel Decreto Rilancio».

«Ogni investimento avrà delle ricadute positive sul fronte dei trasporti nel suo complesso – poiché gli autobus sono un mezzo fondamentale in un’ottica di spostamenti intermodali, soprattutto per raggiungere i centri minori – e sul rilancio del turismo nel nostro Paese. In questa estate che tutti auspichiamo all’insegna della riscoperta della natura, del patrimonio, della ricchezza delle migliaia di piccoli comuni italiani, rischiare di mettere a repentaglio la sopravvivenza delle aziende del trasporto di bus di linea sulla lunga percorrenza, che sarebbero proprio quelle in grado di garantire migliaia di collegamenti ogni giorno tra centinaia di realtà del Bel Paese, sarebbe un vero azzardo per la ripresa economica», conclude Incondi.

Da Savona riattivate tratte per nove mete (su 40 connesse prima della pandemia). Il settore bus in sofferenza penalizza anche la riattivazione dei collegamenti con Savona. Delle oltre 40 città connesse prima della pandemia solo nove, per ora, tornano collegate con Savona: dei grandi centri in Italia, tornano raggiungibili a bordo degli autobus verdi Torino, Napoli e Salerno, a cui si aggiungono, in Campania, Pompei e le località di Eboli, Paestum e Agropoli. In Francia, invece, si può tornare a viaggiare verso Nizza e Marsiglia.