Regione Liguria, Pastorino (Linea Condivisa): “esenzione ticket per le terapie post-covid sia estesa a tutti i cittadini”

“Adesso molti devono pagare i controlli e la riabilitazione; la situazione è straordinaria, va garantita parità di accesso alle cure”

Gianni Pastorino

Genova | Il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino, vicepresidente della commissione sanità, che mattina ha scritto all’assessore Viale e ai vertici di Alisa, affinché sia garantita parità di accesso ai controlli e alle cure riabilitative e che l’esenzione al ticket per le terapie post-covid sia estesa a tutta la popolazione ligure risultata positiva al virus. «La segnalazione ci giunge dai distretti 9 e 10 di ASL3 e da alcuni pazienti dimessi dalla nave ospedale, ma – afferma Pastorino – riteniamo che il concetto valga per tutta la regione. Iniziano le visite di controllo e una parte consistente della popolazione si trova a dover pagare le cure, una volta uscita dall’incubo del virus. Finora le esenzioni sono limitate, basate per lo più su particolari patologie pregresse o sull’età del paziente –spiega Pastorino -.Ma un’emergenza sanitaria del genere, che ha messo in ginocchio tantissime persone, non dovrebbe ammettere distinzioni. A maggior ragione, considerando la crisi economica e le incertezze lavorative causate dalla pandemia».

«Abbiamo chiesto all’assessore Viale e al commissario straordinario Locatelli che l’esenzione del ticket sia estesa a tutti. Tutti hanno ugualmente bisogno di essere monitorati e di accedere alla riabilitazione che, come sappiamo, può anche essere molto complessa. Si tratta di una lacuna che può e deve essere colmata. Vista la straordinarietà della circostanza, è necessario garantire a tutta la comunità un corretto e sereno accesso alle cure. Se è vero che il covid è stato un fatto eclatante, che ha messo in difficoltà la nostra struttura sanitaria, non è possibile che non si trovi una deroga al sistema di esenzione ticket. Le persone – conclude il consigliere Pastorino – sono molto provate, anche economicamente: crediamo sia necessario che la sanità pubblica vada loro incontro».