Tar-Italiana Coke, Melis (M5S): “auspichiamo si trovi il giusto compromesso”

Andrea Melis

Savona / Cairo Monenotte | “In questi giorni, assistiamo all’ennesimo capitolo della vicenda Italiana Coke: di fronte all’impugnativa di Provincia e Regione, restano ancora sospese le risposte da tempo attese sia dal punto di vista imprenditoriale-occupazionale, sia dal punto di vista della tutela ambientale, senza la quale si lede il diritto alla salute di lavoratori e cittadini. Assistiamo dunque a un evidente circolo vizioso”, dichiara il consigliere regionale Andrea Melis (M5S).

“Nei mesi scorsi, il Tribunale Amministrativo della Liguria aveva stabilito che c’era stato un vizio procedurale nell’adozione del provvedimento con il quale la Provincia aveva rilasciato l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). Il TAR aveva anche stabilito che le prescrizioni ambientali imposte alla Cokeria – seppur pertinenti – non erano state adeguatamente motivate”. “Fermo restando che si rispettano sempre le decisioni dei tribunali, avevamo preso atto che continuava (e continua) a non essere affrontato un nodo che riteniamo vitale: la ricerca di un bilanciamento tra le esigenze di salvaguardia dell’ambiente e gli effetti economici che la loro adozione comporta sull’attività di impresa”.

“Ora, la sentenza è stata appellata davanti al Consiglio di Stato dalla Provincia di Savona. Inoltre, la stessa Regione Liguria ha presentato appello incidentale, schierandosi a favore della Provincia e della legittimità del provvedimento impugnato invece dalla Italiana Coke”. “Rinnoviamo l’invito a non smarrire lo scopo ultimo dell’intera vicenda: vale a dire tutelare al meglio la salute dei lavoratori e dei cittadini, adottando dunque le migliori tecniche disponibili a tutela dell’ambiente. Come M5S, per l’insediamento di Italiana Coke della Valbormida, continuiamo ad auspicare si arrivi a un processo di ambientalizzazione che l’azienda deve portare avanti per salvaguardare se stessa e per non alimentare un continuo scontro ambiente-salute che, come più volte sottolineato, certamente non giova a nessuno”. “Peraltro il recente finanziamento Mise che ha assicurato a Italiana Coke credito per circa 15 milioni di euro più 1,7 milioni a fondo perduto, legato proprio ai lavori di ambientalizzazione della cokeria eseguiti nel 2013, è un elemento da non tralasciare”.

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