Proroga sospensione atti di protesto, Costa (Liguria Popolare): “una boccata di ossigeno”

"La proroga è prevista da un emendamento al DL liquidità approvato dalle Commissioni Attività produttive e Finanze della Camera e sottoscritto da tutti i gruppi”

Andrea Costa

Genova | “Accolgo con soddisfazione la notizia del prolungamento al 31 agosto della sospensione dei termini del protesto” dice il consigliere regionale Andrea Costa (Liguria Popolare): “si tratta di un importante provvedimento che il movimento di Liguria Popolare aveva richiesto in tutte le sedi opportune condividendo la battaglia che la commerciante di Sarzana Popolare Monia Petreni ha portato avanti con grande determinazione attraverso appelli su tutti i canali di informazione e lettere inviate al Presidente del Consiglio. La proroga è prevista da un emendamento al DL liquidità approvato dalle Commissioni Attività produttive e Finanze della Camera e sottoscritto da tutti i gruppi”.

“Il Decreto ‘Cura Italia’ aveva esteso a tutto il territorio nazionale la sospensione dei termini per tutti titoli di credito emessi prima dell’8 aprile 2020 (con scadenza intercorrente nel periodo 1 marzo -30 aprile) posticipando il pagamento fino al 30 aprile – prosegue Costa – le conseguenze economiche derivanti dal Covid-19 però si faranno sentire per tutto l’anno e pertanto era necessario rivedere i termini perché il rischio della categoria era quello di vedersi andare in ‘protesto’ i titoli di credito in scadenza nei prossimi mesi e in questa delicata fase di ripartenza gli effetti di questo procedimento potevano compromettere irreversibilmente il futuro di un esercizio commerciale”.

“Liguria Popolare fin da subito si è impegnata in tutte le sedi competenti affinché fosse salvaguardato l’equilibrio economico di tutti, ribadendo la necessità di rivedere gli accordi commerciali che erano stati stipulati in momenti in cui il mercato era ancora ‘normale’ – continua Andrea Costa che in Regione Liguria ricopre il ruolo di Presidente della IIIa Commissione Attività produttive e Lavori – Il commerciante al dettaglio, avendo consegnato titoli di credito, si trova in una posizione di debolezza contrattuale rispetto ai suoi fornitori, che spesso non consente un sereno confronto per realizzare nuovi accordi alla luce delle conseguenze del Covid 19”.

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“Durante la seduta del 21 aprile scorso il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un Ordine del Giorno che ho presentato con i colleghi Vittorio Mazza e Gabriele Pisani in cui si richiedeva al Governo di allungare i termini di sospensione del protesto – conclude Andrea Costa – È indubbio che questo provvedimento rappresenti una boccata d’ossigeno per i nostri operatori ma rilevo la mancanza di un forte intervento dello Stato a sostegno del tessuto commerciale e produttivo del Paese”.