Coronavirus, Vazio: “previste forti misure a sostegno di tutto il settore agricolo”

“Il basilico, il rosmarino, la salvia si possono vendere tranquillamente, anche al dettaglio: non tollereremo furberie a danno delle nostre imprese”

Franco Vazio

Albenga / Roma | L’emergenza Coronavirus e i suoi effetti sull’economia ha impattato duramente sulla filiera agricola ligure e in particolare sul settore floricolo. “In questo fine settimana – afferma il parlamentare ligure del Pd Franco Vazio – sono stato in continuo contatto telefonico con moltissime imprese della Liguria e con autorevoli dirigenti di importanti associazioni di categoria; conosco le criticità e i problemi sul campo e credo che il DL approvato ieri offra al settore una prima importante risposta, da ampliare e migliorare con i prossimi provvedimenti normativi d’urgenza” (Vedi QUI: Covid-19, le misure straordinarie per la tutela della salute e il sostegno all’economia).

Le coltivazioni in vaso sono deperibili in brevissimo tempo e non servono grandi competenze e spiegazioni per comprendere le conseguenze drammatiche di un invenduto su larga scala. “Agricoltura non è solo filiera alimentare e per questa ragione, in questi giorni, ho lavorato h24 insieme ai ministri e ai sottosegretari del Pd affinché il DL comprendesse prime ed efficaci misure di sostegno anche a questo settore così gravemente colpito. Peraltro – prosegue Vazo – abbiamo assistito in queste ore anche ad autentiche furberie commerciali a danno delle nostre imprese agricole, alle quali è stato comunicato che i contratti firmati sarebbero ‘saltati’ giacché le ‘aromatiche non erano più vendibili’ per effetto dello stop alle vendite imposto dai DPCM approvati”.

“Il basilico, il rosmarino, la salvia, invece, sono e restano alimenti, anche se sono coltivati e venduti in vaso e per i quali, quindi, non esiste alcun blocco alla vendita al dettaglio. È la stessa Agenzia delle Entrate che ha confermato con plurime risoluzioni che ‘basilico, rosmarino e salvia, freschi, origano a rametti o sgranato’ sono destinati all’alimentazione e come tali prevedono l’aliquota IVA del 5 per cento. Se qualcuno pensa di fare il furbo a danno delle nostre imprese agricole – conclude Vazio – sappia che troverà il sottoscritto e il Pd in mezzo ai campi a stroncare comportamenti che con l’attuale emergenza sanitaria non c’entrano nulla”.

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