“Non maledire questo nostro tempo”: a Loano Gian Piero Alloisio

Il testo cerca di raccontare, in modo semplice e colloquiale, i fatti che portarono alle leggi razziali contro gli ebrei e allo sterminio legalizzato. Perché la Germania e l'Italia, paesi ricchi di storia e di cultura, che avevano bisogno di crescere e di svilupparsi, arrivarono alla follia di voler prima emarginare e poi eliminare una parte dei loro cittadini perfettamente inseriti nella società?

Gilberto Salmoni e Gian Piero Alloisio
Nella foto: Gilberto Salmoni e Gian Piero Alloisio (Credit: ph Chiara Alloisio)

Loano | Il prossimo sabato 1 febbraio alle 21 presso la biblioteca civica “Antonio Arecco” di Palazzo Kursaal a Loano andrà in scena lo spettacolo di teatro canzone “Non maledire questo nostro tempo” di e con Gian Piero Alloisio. La manifestazione è stata organizzata in occasione delle ricorrenze per il “Giorno della memoria” dall’assessorato a turismo, cultura e sport del Comune di Loano in collaborazione con #atuttotondo di Monica Maggi, l’Aps #cosavuoichetilegga? ed il Mondadori Bookstore di Loano.

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Dopo “Aria di libertà”, storia di un ragazzino-partigiano, “Luigi è stanco”, storia di una famiglia ribelle, “Ragazze Coraggio”, ritratto di tre donne partigiane, Gian Piero Alloisio dedica interamente, per la prima volta, un suo spettacolo alla “Shoah”. «Il testo cerca di raccontare, in modo semplice e colloquiale, i fatti che portarono alle leggi razziali contro gli ebrei e allo sterminio legalizzato. Perché la Germania e l’Italia, paesi ricchi di storia e di cultura, che avevano bisogno di crescere e di svilupparsi, arrivarono alla follia di voler prima emarginare e poi eliminare una parte dei loro cittadini perfettamente inseriti nella società? Certamente, in quegli anni, si affermò un linguaggio irrazionale che purtroppo oggi riaffiora. Gli ebrei sono in Italia da più di duemila anni, da prima che gli ebrei san Pietro e san Paolo fondassero la Chiesa, eppure sul web una delle frasi ricorrenti degli antisemiti di oggi è “tornatevene a casa vostra!” La ricerca del capro espiatorio, l’invenzione del nemico, la cultura della violenza, il disprezzo verso il più debole, sono mali delle società ma anche degli individui: occorre riconoscerli, soprattutto in noi stessi, anche nelle piccole cose di ogni giorno. Come sempre nello spettacolo ci sono alcune grandi canzoni, popolari e d’autore, che val la pena di far conoscere alle nuove generazioni. Fra queste, la canzone “Non maledire questo nostro tempo”. La scrissero “I Gufi” (gruppo di cabarettisti milanesi) vent’anni dopo la fine della seconda guerra mondiale per fare il punto su cosa si fosse realizzato degli ideali della Resistenza e su quanto ancora ci fosse da fare».

Completano il ragionamento teatrale e musicale di Alloisio alcune testimonianze in video dell’epoca, come quella voluta dal Generale Eisenhower “perché in un futuro non si dica che i campi di sterminio non sono esistiti”, o attuali, come la toccante testimonianza di Gilberto Salmoni, Presidente della Sezione genovese dell’Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti (Aned). Lo spettacolo è arricchito da una video intervista a Gilberto Salmoni.

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“Nel suo spettacolo – spiegano il sindaco di Loano Luigi Pignocca e l’assessore alla cultura Remo Zaccaria – Gian Piero Alloisio non si limita a raccontare quella che è stata una delle più grande tragedie della storia dell’uomo, ma va a ricercarne le cause e le ragioni, ricostruendo lo scenario sociale ed ideologico che l’ha preceduta e resa possibile. Alloisio porta avanti questa ricerca storica con gli strumenti dell’arte, gli unici, forse, in grado di veicolare e rendere accessibili ad ogni tipo di pubblico messaggi senza tempo come quello di cui è portatore il ‘Giorno della memoria’. E proprio per facilitare e agevolare la partecipazione di quante più persone possibile abbiamo deciso di programmare lo spettacolo in un giorno pre-festivo e non nella giornata ‘canonica’ del 27 gennaio. Perché per non dimenticare ed evitare che quanto successo accada di nuovo è necessario prima di tutto conoscere e comprendere”.

Chiude la serata Graziella Frasca Gallo (la gieffegi della Gazzetta di Loano); lettura finale a cura dell’Aps #cosavuoichetilegga?. L’ingresso è libero. Le canzoni degli spettacoli di Alloisio sulla Resistenza e i video proiettati sono nell’album “Resistenza Pop”. Il cd contiene classici rivisitati in chiave rock come “Auschwitz” di Francesco Guccini o “La libertà” di Giorgio Gaber, canzoni partigiane riscoperte, come “Dalle belle città” o “La Badoglieide”, e brani inediti su temi d’attualità. Tra questi, la comica e spietata “Eia Eia Trallallà”, che Alloisio ha dedicato ai rigurgiti dell’ideologia nazi fascista, la canzone-manifesto “Tieni duro”, o “Jeans e Chador” (con musica inedita di Umberto Bindi) che racconta la fatica e la speranza di una “nuova italiana”. Tredici canzoni in tutto, scritte in varie epoche e con stili diversi, che la voce velata ma intensa di Alloisio rendono un unico racconto. Al cd è abbinato un dvd che contiene le storie partigiane (eroiche, commoventi, emozionanti) raccontate negli spettacoli e tre videoclip. Un docufilm, anche musicale, per raccontare con linguaggi nuovi il nostro passato.

Lo spettacolo rientra nell’ambito della 15^ edizione del “Festival Pop della Resistenza”, organizzato dall’Associazione Teatro Italiano del Disagio. Lo scopo dell’iniziativa è quello di coinvolgere attivamente le nuove generazioni, attraverso uno stretto rapporto con gli istituti scolastici del territorio e le amministrazioni, su storia, valori ed eredità della lotta di liberazione. “Da sei anni abbiamo scelto di raccontare la Resistenza attraverso spettacoli di teatro canzone (‘Aria di libertà’, ‘Luigi è stanco’, ‘Ragazze coraggio’ e ‘Resistenza Pop’) scritti e diretti da Gian Piero Alloisio. Si tratta di storie, viste finora da oltre 20.000 persone, tra cui oltre 12000 studenti, che valorizzano il contributo di partigiani e antifascisti alla causa della libertà, promuovono gli studi storici, trasmettono i principi della guerra di liberazione alle nuove generazioni, creano percorsi della memoria rendendo viva e partecipata questa esperienza territoriale fra il Piemonte e la Liguria”. Informazioni e date del Festival Pop della Resistenza sono su http://www.gianpieroalloisio.it/festival-popdella-resistenza-2020/.